Le autorità- ha sottolineato il ministro- saranno aggiornate sugli sviluppi

"Non abbiamo modificato le nostre posizioni. La ricerca per l'assassino di Regeni è ancora in corso e le autorità italiane saranno aggiornate sugli sviluppi". All'indomani della 'nuova' verità sulla morte di Giulio Regeni da parte delle autorità egiziane, è intervenuto anche il ministro dell'Interno egiziano, il generale Abu Bakr Abdel Karim, che attraverso il suo portavoce, parlando nella trasmissione televisiva 'Yahduth fi Mirs' andata in onda sull'emittente 'Mbc', ha tenuto a precisare che "non c'è stato alcun cambiamento dopo le pressioni del governo italiano". Ieri il premier Matteo Renzi, riferendosi alla nuova versione secondo la quale il ricercatore sarebbe stato ucciso da una banda di criminali comuni specializzati in rapimenti agli stranieri, aveva detto: "L'Italia non si accontenterà di nessuna verità di comodo".

EGITTO A PIGNATONE: INDAGINI IN OGNI DIREZIONE.  "Il procuratore di Roma ha ricevuto oggi una lunga telefonata dal procuratore generale della Repubblica Araba di Egitto, nel corso della quale è stato informato dello sviluppo delle indagini sulla morte di Regeni". Lo afferma in una nota Giuseppe Pignatone. Nel corso del colloquio il magistrato egiziano ha "ribadito l'impegno – prosegue la nota – di continuare le indagini in ogni direzione, sino all'accertamento della verità".

MINISTRO INTERNO EGITTO: CAMPAGNA OSTILE DEI MEDIA.  Il caso dello studente italiano Giulio Regeni è diventato molto difficile a causa delle campagne ostili, condotte soprattutto dai media, che sollevano costantemente dubbi sugli sforzi dell'Egitto per risolvere il caso. Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno egiziano, Magdi Abdel-Ghaffar, a margine dei lavori parlamentari, secondo quanto riporta il quotidiano al Ahram. "Queste campagne sono lanciate in primo luogo dai media per sollevare dubbi circa gli sforzi del ministero dell'Interno nel trovare la verità sull'omicidio di Regeni", ha commentato il ministro. "Vi è piena collaborazione tra il ministero degli Interni egiziano e gli apparati di sicurezza in Italia", ha poi aggiunto Abdel-Ghaffar. "Ci stiamo scambiando informazioni su questo caso e vi è una delegazione della sicurezza italiana qui al Cairo con il compito di seguire le indagini passo per passo – ha precisato il ministro – La cooperazione con la parte italiana è naturale, perché il caso è molto difficile e avvolto nel mistero da tutte le parti".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: