Voti favorevoli della coalizione governativa formata da Syriza e Anel, nonché dei socialisti del Pasok e del partito centrista To Potami
Il Parlamento della Grecia ha approvato oggi la legge che riforma il processo di richiesta di asilo e regolamenta il ritorno dei migranti nei cosiddetti Paesi sicuri, fra cui la Turchia. Con i voti favorevoli della coalizione governativa formata da Syriza e Greci indipendenti (Anel), nonché dei socialisti del Pasok e del partito centrista To Potami, il Parlamento greco ha approvato il recepimento nella legislazione nazionale dell'accordo sui migranti fra Unione europea e Turchia entrato in vigore il 20 marzo. Per ottenere l'approvazione, il partito del premier Alexis Tsipras ha dovuto superare l'opposizione interna dal momento che molti deputati di Syriza avevano espresso reticenza sul fatto che la Turchia venisse considerato un Paese sicuro. Il testo della legge greca non definisce esplicitamente la Turchia un Paese sicuro, ma rimanda a una lista di Paesi sicuri che il Consiglio europeo non ha ancora elaborato. Il ministro greco dell'Immigrazione, Yanis Muzalas, ha assicurato durante il dibattito in Parlamento che l'accordo firmato tra Ue e Turchia per gestire la crisi dei rifugiati è il migliore possibile "date le circostanze", ma ha ammesso che "non si può sapere" se la Turchia rispetterà l'accordo o meno.
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