Schulz assicura: "Turchia si è dimostrata un socio affidabile"

La Turchia non porterà a termine l'accordo secondo cui deve riaccogliere i migranti entrati in modo illegale nell'Unione europea, se questa non rispetterà i suoi impegni. Queste le dichiarazioni del presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, in merito al piano dei rimpatri che ha preso il via lo scorso 4 aprile.

E mentre Erdogan chiede con forza l'adempimento del patto in tutti i suoi aspetti, il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, respinge le critiche sull'accordo sui migranti fra Unione europea e Turchia, sottolineando che quest'ultima si è dimostrata un "socio affidabile" nonostante la situazione dei suoi mezzi di comunicazione. "Mentre il trattamento del presidente turco nei confronti dei media del Paese è inaccettabile e le critiche ai media stranieri sono totalmente sbagliate, la Turchia in materia di politica dei rifugiati si è dimostrata un socio affidabile che ha contribuito in parte più di alcuni Stati dell'Ue", ha affermato Schulz parlando al quotidiano tedesco Reinische Post. Ha garantito uno severo rispetto delle norme internazionali nell'applicazione dell'accordo, criticato da diverse organizzazioni per i diritti umani.

"I procedimenti devono essere realizzati senza eccezioni secondo le regole del sistema di protezione internazionale dei rifugiati. Anche per questo sono sul posto funzionari europei e di alcuni Stati membri", ha detto. In tal modo, l'Ue può verificare che "tutto si stia svolgendo secondo le esigenze umanitarie e legali", "ovviamente dobbiamo analizzare rapidamente se ci sia qualcosa di vero nelle critiche e, in caso di necessità, fare aggiustamenti". Schulz ha anche elogiato le autorità greche nell'applicazione dell'accordo Ue-Turchia, che ha definito un importante elemento per affrontare la crisi dei rifugiati.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata