Procura belga conferma: "Krayem è secondo uomo dell'attentato in metro"

Mohamed Abrini e Osama Krayem sono stati incriminati dal giudice d'istruzione specializzato in materia di terrorismo, che si sta occupando del caso a Bruxelles, con le accuse di partecipazione alle attività di un gruppo terrorista e omicidi terroristici. Lo riferisce la procura federale del Belgio. 

Abrini e Krayem sono fra le sei persone che erano state arrestate ieri a Bruxelles nell'ambito delle indagini sugli attentati del 13 novembre a Parigi e su quelli del 22 marzo nella capitale belga. Oltre a loro erano stati fermati Hervé B.M., Bilal E. M. (sigla che secondo la stampa locale indica Bilal El Makhoukhi) e altre due persone che erano state arrestate contemporaneamente ad Abrini, delle quali la procura non ha riferito l'identità. Ieri il sito politico.eu, citando fonti belghe e francesi, aveva citato fra gli arrestati Abu Amrid, dicendo che le fonti lo avrebbero definito "il leader della cerchia" dietro agli attacchi di Bruxelles.

KRAYEM È 2° UOMO DI ATTENTATO METRO. "Le indagini condotte nel quadro dell'inchiesta sugli attentati dell'aeroporto di Bruxelles Zaventem e della stazione della metro Maelbeek di Bruxelles hanno permesso di accertare che Osama Krayem è il secondo uomo che era presente al momento dell'attentato compiuto nella stazione della metro di Maelbeek". È quanto riferisce la procura federale del Belgio, confermando anche che Krayem è l'uomo che al centro commerciale City2 di Bruxelles ha comprato i borsoni serviti per gli attentati. È dunque confermato che è Krayem la persona ripresa nella metropolitana Pétillon di Bruxelles con il kamikaze della metro Khalid El Bakraoui prima che questi si facesse esplodere nella stazione di Maelbeek.

Resta invece ancora da accertare, secondo quanto ha riferito la stessa procura, se Mohamed Abrini, anche lui arrestato ieri a Bruxelles, oltre a essere l'uomo ricercato in quanto ritenuto complice di Salah Abdeslam per gli attacchi del 13 novembre a Parigi sia anche il cosiddetto 'uomo con il cappello' che compariva nelle immagini delle telecamere di sicurezza dell'aeroporto di Zaventem in compagnia dei due kamikaze dello scalo prima delle esplosioni del 22 marzo.

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