Ieri, una corte aveva condannato a due anni di carcere altri 51 dimostranti per le stesse ragioni
Il tribunale egiziano ha condannato a cinque anni di carcere 101 persone che lo scorso 25 aprile hanno partecipato alle manifestazioni anti-governative con l'accusa di aver violato la legge che vieta le proteste. Lo conferma una fonte giudiziaria spiegando che alcuni condannati sono stati obbligati a pagare una multa di circa 10mila euro per aver partecipato ai cortei di protesta contro la cessione all'Arabia Saudita di due isole sul mar Rosso situate di fronte alle coste della penisola del Sinai. Ieri, una corte aveva condannato a due anni di carcere altri 51 dimostranti per le stesse ragioni.
La cosiddetta 'legge delle proteste' del 2013 vieta di fatto tutte le manifestazioni e stabilisce dure pene detentive e multe per coloro che la violano. Le proteste del 25 aprile hanno coinciso con la giornata nazionale della liberazione del Sinai, occupato da Israele dal 1967 al 1982, e hanno seguito le manifestazioni del 15 aprile, dove migliaia di persone hanno marciato per lo stesso motivo. Pochi giorni prima del 25 aprile la polizia egiziana aveva arrestato decine di attivisti, giornalisti e cittadini in una retata di prevenzione alle proteste. Inoltre, l'Associazione dei giornalisti ha denunciato l'arresto di 25 collaboratori durante le proteste, soprattutto nella capitale egiziana. Diverse Ong egiziane, inoltre, hanno riferito che un totale di 1.277 persone sono state arrestate tra i 15 e il 27 aprile nell'ambito della repressione delle manifestazioni e le proteste, che sono state le più partecipate contro il governo nell'ultimo periodo.
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