"Non ci sarà nessun intervento di terra", aggiunge il ministro

"Sosteniamo il governo di unità nazionale libico e stiamo lavorando in modo da essere in grado di addestrare ed equipaggiare le forze militari libiche così come ci chiede il governo Sarraj". Questa la promessa del ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa a Vienna a seguito della conferenza internazionale sulla Libia.

"Il messaggio che arriva oggi da Vienna – ha affermato il ministro – è che la Libia rimane unita, non si alimentano divisioni, i libici combatteranno il terrorismo e non ci sarà un intervento straniero di terra". "La stabilizzazione della Libia – ha sottolineato Gentiloni – è la chiave per combattere il terrorismo. Senza stabilità si rischia un conflitto interno, anche armato". 

KERRY: APPOGGEREMO REVOCA EMBARGO ARMI. "Cercheremo di appoggiare la revoca dell'embargo sulle armi in Libia e di fornire gli strumenti necessari a contrattaccare contro Daesh", ha poi dichiarato il segretario di Stato Usa, John Kerry, in conferenza stampa a Vienna a seguito della conferenza internazionale sulla questione libica presieduta insieme a Gentiloni. "L'imperativo è l'appoggio unanime al governo di unità libico per aiutare il Paese ad affrontare la crisi economica e aiutare la popolazione", ha aggiunto Kerry.

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