A diffondere la rivendicazione è stata l'agenzia stampa Amaq, vicina al gruppo jihadista

Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità degli attentati a Tartus e Jableh, roccaforti del regime di Damasco sulla costa siriana. A diffondere la rivendicazione è stata l'agenzia stampa Amaq, vicina al gruppo jihadista. I combattenti, ha riferito, hanno attaccato gruppi di alawiti, setta musulmana sciita di cui fa parte il presidente Bashar Assad. Almeno 101 persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite negli attentati alle città sulla costa mediterranea della Siria. Lo ha fatto sapere l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Almeno 53 persone sono morte per quattro esplosioni a Jableh, mentre altre 48 a Tartus.

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