Scontro con Germania e Regno Unito sull'austerity

Apre oggi in Giappone, a Ise-Shima, il vertice del G7. Al centro del dibattito, che si inaugura dopo l'omaggio di benvenuto al santuario scintoista di Ise, ci sono in particolare temi economici e politici di sicurezza. I capi di governo di Germania, Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone e Regno Unito si riuniranno a più riprese nell'esclusivo hotel di Shima Kanko, sull'isola di Kashiko, dove si terranno gli incontri tra oggi e domani. Il pranzo di lavoro di oggi servirà per analizzare l'attuale congiuntura economica e discutere la messa in marcia di una strategia coordinata per promuovere la crescita. Durante il summit, secondo quanto riferiscono fonti diplomatiche, i leader vorrebbero arrivare ad adottare una dichiarazione che evidenzi l'importanza delle misure fiscali, monetarie e strutturali per riattivare l'economia globale. Un tema caro soprattutto a Giappone, Usa e Canada, che difendono le politiche comuni sugli stimoli fiscali e gli investimenti pubblici per promuovere la crescita della domanda. Posizione contro cui però si scontrano quelle di Germania e Regno Unito, più vicine a una disciplina di bilancio e favorevoli a riforme strutturali volte ad aumentare la competitività. Sia Abe che il presidente Usa Baarck Obama, dopo l'incontro bilaterale avuto nelle prime ore del mattino, hanno sottolineato la volontà del G7 di "guidare una crescita robusta e stabile a livello mondiale, davanti alla crescente incertezza economica".

Il resto delle riunioni del giorno saranno dedicate al commercio internazionale, per analizzare l'applicazione del Ttp, l'Accordo di libero scambio transpacifico, e le attuali negoziazioni per un accordo di libero commercio tra Unione europea e Giappone. Ma si parlerà anche di sicurezza. Proprio su questo tema il G7 dovebrebbe adottare una dichiarazione sulla necessità di mantere "lo stato di diritto" nel mar Cinese meridionale, a fronte dei movimenti della Cina nella zona. Nel documento dovrebbero venire condannate eventuali azioni unilaterali capaci di modificare l'ordine territoriale. Difficile che tuttavia il testo includa un qualche riferimento diretto a Pechino e alle sue operazioni nell'area. Più probabilmente, promuoverà solo la "risoluzione pacifica" delle dispute territoriali.

Altri tema al centro del dibattito saranno la crisi dei rifugiati provenienti soprattutto dalla Siria e i flussi migratori nel Mediterraneo, le minacce terroristiche, il conflitto in Ucraina, ma anche gli utlimi test nucleari messi in atto dalla Corea del Nord. Si parlerà inoltre della lotta alla corruzione e all'evasione fiscale, in seguito anche allo scandalo Panama Papers. Il summit terminerà domani, giornata che vedrà la partecipazione dei rappresentanti di sei Paesi asiatici emergenti e del Ciad, che detiene la presidenza di turno dell'Unione africa, con focus su temi come energia, cambiamenti climatici e sviluppo.

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