"Con l'uscita di Londra dall'Ue nuova dose di austerità e anni di tagli alla spesai"
Londra (Regno Unito), 12 giu. (LaPresse/PA) – Le pensioni statali, il servizio sanitario nazionale e le spese per la difesa non potranno essere garantiti ai livelli attuali se il Regno Unito votasse per uscire dall'Ue. Lo ha detto il premier britannico, David Cameron, che ha parlato di una "tripla sicurezza" legata alle voci di spesa. Il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, ha aggiunto che in caso di Brexit le forze armate potrebbero subire tagli ai finanziamenti da 1 a 1,5 miliardi di sterline. Osborne ha affermat che Brexit significherebbe "una nuova dose di austerità, più anni di tagli alla spesa pubblica".
All'Observer Cameron ha invece dichiarato: "Se lasciamo l'Unione europea, esperti indipendenti e rispettati come quelli di Ifs e Niesr dicono che entro il 2020 ci troveremmo ad affrontare un buco nero nei nostri conti pubblici fino a 40 miliardi di sterline. In tali circostanze il finanziamento al sistema sanitario nazionale potrebbe essere a rischio. La nostra capacità di proteggere la spesa per la salute potrebbe essere a rischio a sua volta".
L'esponente dei conservatori ed ex ministro Duncan Smith, che è a favore della Brexit, ha accusato il suo leader Tory e premier di "un tentativo vendicativo e disperato di un bullo che tenta di spaventare l'opinione pubblica britannica".
Cameron, in un intervento sul Sunday Telegraph, ha sottolineato che "abbiamo fatto uno sforzo particolare per proteggere i pensionati", ma "abbiamo fatto tutto questo in previsione di una economia in crescita. Se avremo un grande buco nei conti pubblici, potremmo dover lottare per giustificare questa protezione speciale in più".
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