Cameron, al Consiglio di domani, non chiederà l'attivazione dell'articolo 50 per l'uscita dall'Unione
Vertice a tre oggi a Berlino tra la cancelliere tedesca, Angela Merkel, il presidente francese François Hollande e il premier italiano Matteo Renzi per stabilire una posizione comune su come affrontare la crisi causata dalla decisione del popolo britannico di uscire dall'Unione europea. La riunione è la più importante di una serie di incontri tenuti dall'esecutivo tedesco dopo il voto del Regno Unito che avrà il suo culmine martedì con una dichiarazione del governo in cui Merkel annuncerà pubblicamente la sua posizione sulla Brexit. I tre leader si scambieranno le diverse posizioni su come gestire il processo di uscita del Regno Unito dal blocco comunitario e sulle misure necessarie per rafforzare e riformare l'Ue.
Ieri in serata Hollande e Merkel hanno concordato come gestire le conseguenze della Brexit durante una conversazione telefonica di un'ora. Una fonte dell'Eliseo ha spiegato che i due leader hanno "constatato il loro pieno accordo su come gestire la situazione creata dall'esito del referendum britannico". I due, inoltre, hanno discusso la necessità di agire rapidamente su una serie di priorità specifiche e "sperano vi sia piena chiarezza al fine di evitare incertezze", ha detto la fonte.
Da quanto si è potuto apprendere, Berlino spera che i negoziati tra Londra e l'Ue inizino quanto prima (di fronte al desiderio britannico di non avviare il processo fino ad ottobre) e che si realizzino in modo pragmatico e senza spirito di vendetta. Inoltre, il governo tedesco vorrebbe approfittarne per introdurre riforme al blocco comuitario che potrebbero portare a un'Europa più snella, in cui non necessariamente tutti i Paesi debbano unirsi ai processi di integrazione in tutti gli ambiti. Il quotidiano Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung ha pubblicato un presunto documento di lavoro siglato tra Germania e Francia in cui i due Paesi si accordano per avanzare in questa direzione e in cui si parla di un'Europa "più flessibile".
All'incontro di oggi tra i leader delle tre maggiori economia dell'Eurozona, seguirà un bilaterale a porte chiuse tra Merkel e il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in vista anche del vertice del Consiglio Ue di martedì. Nel Consiglio, seconod fonti Ue, il primo ministro britannico, David Cameron, non chiederà l'attivazione dell'articolo 50 per l'uscita dall'Unione europea. "Ci aspettiamo che Cameron presenti il risultato del referendum. Non ci aspettiamo che chieda l'attivazione dell'articolo 50 in questa fase", ha confermato la fonte.
Da quando è uscito il risultato del referendum britannico, Berlino non ha perso un secondo per prendere il controllo della situazione in un modo simile a quello già esercitato nei momenti peggiori della crisi economica. Venerdì scorso, dopo una prima valutazione dei danni, la cancelliera ha parlato di "punto di svolta" nella storia europea e ha chiesto "calma e moderazione". Di notte Merkel ha poi parlato per telefono con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Sabato, il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier ha incontrato i suoi omologhi degli altri Paesi fondatori (Francia, Olanda, Italia, Lussemburgo e Belgio) che, all'unisono hanno chiesto a Londra di iniziare "il prima possibile "i negoziati per l'uscita dall'Unione europea". Steinmeier ieri ha inoltre parlato con i rappresentanti dei tre Paesi baltici e ha incontrato il ministro degli Esteri slovacco Miroslav Lajcak, dato che la Slovacchia assumerà la presidenza di turno dell'Ue il 1° luglio.
Oggi il capo della diplomazia tedesca è a Praga per un incontro con i suoi omologhi di Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia con Brexit come l'unico punto all'ordine del giorno.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata