Ankara lo accusa di essere la mente del fallito golpe

 Il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, ha promesso di tagliare le vie di finanziamento alle imprese legate al religioso Fethullah Gulen, che Ankara accusa di essere la mente del fallito golpe dagli Usa in cui è in autoesilio, e ha descritto le scuole, aziende e organizzazioni a lui legate come "covi di terrorismo". Parlando al palazzo presidenziale in un discorso trasmesso dalle tv turche, Erdogan ha detto che l'imprenditoria è il campo in cui la rete di Gulen resta più forte, promettendo di non avere alcuna pietà nella repressione degli interessi del religioso. Più di 60mila persone in esercito, magistratura, educazione e servizi pubblici sono stati arrestati, sospesi o indagati per presunti legami con il movumento Hizmet di Gulen, dopo il fallito golpe del 15 luglio.
 

"Non hanno nulla a che vedere con una comunità religiosa, sono una organizzazione terroristica pienamente organizzata", ha detto Erdogan. "Questo cancro è diverso, questo virus si è diffuso ovunque", ha proseguito. "Il mondo dell'imprenditoria è quello in cui loro sono più forti. Taglieremo tutti i loro legami economici, tutti gli introiti agli affari legati a Gulen. Non mostreremo alcuna pietà", ha aggiunto, descrivendo gli arresti effettuati sinora come la punta di un iceberg. Le autorità turche hanno già sequestrato una banca, chiuso diverse compagnie media, arrestato imprenditori per il sospetto che abbiano finanziato il movimento di Gulen.
 

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