I leader del partito Repubblicano hanno minimizzato l'importanza dell'annuncio da parte dell'Fbi di non procedere contro Hillary Clinton alla luce delle nuove email insistendo sul fatto che, usando un server privato di posta elettronica, l'ex segretaria di Stato "ha comunque compromesso la sicurezza nazionale". "L'Fbi ha trovato prove che Clinton ha violato la legge e che ha messo in pericolo informazioni sulla sicurezza nazionale altamente segrete", ha ribadito il presidente del Comitato nazionale repubblicano, Reince Priebus, accusando Clinton di "aver mentito ripetutamente" al popolo americano con la sua condotta "imprudente".
Anche lo speaker della Camera, il repubblicano Paul Ryan, ha affermato in una nota che, nonostante il nuovo annuncio del Bureau, "le indagini mostrano in modo indiscutibile che Clinton mise in pericolo segreti" di Stato, compromettendo la sicurezza nazionale. "Clinton semplicemente crede di essere al di sopra della legge e si comporta a in base a regole proprie", ha aggiunto. Ieri il direttore dell'Fbi, James Comey, ha inviato una lettera al Congresso in cui si precisava che la revisione delle ultime email trovate aveva portato il Bureau alle stesse conclusioni di luglio: cioè che Clinton era stata negligente nell'usare un server privato mentre era segretaria di Stato ma non ha commesso alcun illecito.