La vittima si chiama Roberto Bardella
È morto dopo essere stato raggiunto da uno sparo alla testa il turista italiano ucciso a Rio de Janeiro nella favela di Morro dos Prazeres, vicino al quartiere di Santa Teresa, in cui era entrato per errore insieme a un altro amico italiano, che si è invece salvato. Lo riferiscono a Efe fonti ufficiali di polizia, che hanno identificato l'italiano ucciso come Roberto Bardella, e il connazionale come Rino Polato. Secondo le indagini preliminari, Bardella e Polato viaggiavano in moto, hanno visitato il Cristo Redentor e poi si sono addentrati per errore nella favela guidati da un navigatore Gps.
I due turisti sono stati "accolti da spari" e poi obbligati dai criminali a "salire su un'auto", dove sono rimasti ostaggi mentre il veicolo circolava per lo slum. Sempre secondo quanto emerge dalle indagini a un certo punto le sorti dei due italiani si sono separate: i rapitori hanno deciso di liberare Polato perché non possedeva nessuna telecamera nel casco, mentre hanno sparato un colpo alla testa a Bardella che al contrario aveva la telecamera sul casco.
Secondo quanto riportano i media locali, Bardella è morto sul colpo e il suo corpo è stato trovato in una delle strade della favela, mentre Polato è riuscito a fuggire illeso ed è stato salvato in uno degli ingressi alla zona da parte di agenti dell'unità di peacekeeping della polizia (Upp). Bardella, di 52 anni, e Polato, di 59, avevano intrapreso un viaggio per percorrere in moto diversi Paesi sudamericani: prima di arrivare a Rio erano già stati in Paraguay e Argentina.
Il dipartimento di Rio per gli omicidi riferisce in una nota che indagherà sul caso. La violenza nelle favelas di Rio è aumentata negli ultimi mesi a causa della guerra aperta fra bande per il controllo del narcotraffico e a causa della crisi economica che attraversa lo Stato, che si è tradotta in una minore presenza della polizia.
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