Nel filmato si vede la conversazione tra il giovane ricercatore italiano e l'uomo che lo denunciò alla polizia egiziana

Mohamed Abdallah, il capo del sindacato degli ambulanti del Cairo, ha confermato a Reuters di essere l'autore della registrazione video mandato in onda dalla tv di Stato egiziana in cui si vede un suo dialogo con Giulio Regeni. A Reuters, Abdallah ha detto di avere registrato il video con il suo telefono cellulare e conferma che la voce che si sente è la sua; inoltre aggiunge che la discussione registrata è avvenuta probabilmente il 6 o il 7 gennaio. Abdallah conferma poi quanto già detto in passato, cioè che aveva riferito di Regeni alla polizia all'inizio di gennaio del 2016, ma nega di averlo fatto per la frustrazione dovuta al rifiuto di Regeni di dargli dei soldi e afferma a Reuters che era suo "dovere nazionale" quello di rivelare alla polizia il suo sospetto che il ricercatore italiano fosse una spia.

Nel video, Abdallah chiede ripetutamente dei soldi a Regeni, senza successo: "Non posso dire all'istituzione nel Regno Unito che voglio usare il denaro per ragioni personali", spiega Giulio esprimendosi in arabo, e aggiunge che proverà ad aiutare Abdallah a richiedere una borsa da "10mila sterline" per le attività del sindacato, ma non per uso personale. In Egitto il finanziamento straniero di gruppi della società civile come i sindacati non viene visto di buon occhio dal governo, che sospetta che ong estere abbiano contribuito a destabilizzare il Paese prima della rivolta che ha portato alla caduta dell'allora presidente Hosni Mubarak nel 2011. "Ogni buon cittadino avrebbe fatto quello che ho fatto io", ha detto Abdallah. "Quello di cui lui ha parlato (cioè l'offerta di aiutare ad avere fondi per il sindacato ndr) mi ha dato la sensazione che fosse legato allo spionaggio e così l'ho detto alle autorità. Cosa c'è di sbagliato? Mi si dovrebbero battere le mani", ha proseguito il capo del sindacato degli ambulanti del Cairo, precisando che la somma di cui si discuteva nel video era di 10mila sterline britanniche (pari a 12.500 dollari) e non 10mila sterline egiziane (pari a 530 dollari). Il direttore della tv di Stato egiziana, Khaled Mhani, ha riferito che il video è stato fornito dall'ufficio del pubblico ministero ed è stato trasmesso su richiesta del procuratore stesso. Giulio Regeni scomparve al Cairo il 25 gennaio del 2016 e fu poi trovato senza vita il 3 febbraio con segni di tortura sul corpo.

 

Fonte Reuters-Traduzione LaPresse

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