L'Isis rivendica, caccia a un complice. Hollande: E' terrorismo. Marisa Bruni Tedeschi: Attentato dà vantaggio al Front National
Torna la paura a Parigi, ieri sera un attacco con sparatoria alla polizia sugli Champs Elysees. Un agente morto, due gravemente feriti, il killer ucciso. "E' terrorismo", dice il presidente Francois Hollande. L'attentato è avvenuto a pochi giorni dal voto per le presidenziali. Il premier Bernard Cazeneuve ha annunciato che tutte le "forze di sicurezza sono mobilitate per garantire la sicurezza delle elezioni". Mentre è caccia al complice tre membri della famiglia dell'autore dell'attacco sono stati sono stati fermati e interrogati dalla polizia francese. Lo rende noto Le Parisien citando fonti giudiziarie. Il presunto attentatore è Karim Cheurfi, era stato arrestato il 23 febbraio scorso per avere minacciato la polizia ed era poi stato rilasciato per mancanza di prove il giorno dopo. Lo rende noto le Parisien. Da quanto si apprende dalla sua 'fiche S' con cui era stato schedato, l'uomo, ucciso ieri sera dopo l'attacco, era nato il 31 dicembre 1977 a Livry-Gargan a Seine-Saint-Denis, ed era residente a Chelles (a Seine-et-Marne, vicino Parigi).
CAZENEUVE VS LE PEN. "Dato che il Paese è in uno stato di guerra, la risposta deve essere globale, totale, vale a dire quella di un Paese intero". Lo ha dichiarato la leader dell'utradestra e candidata alle presidenziali Marine Le Pen. "Questa guerra che stiamo conducendo è spietata e implacabile. Ognuno capisce che non possiamo perdere", ha aggiunto invitando tutti all'"unità della nazione e alla lucidità", denunciando il "lassismo e l'ingenuità", ai quali "la nazione deve ora rinunciare". La leader del Front National chiede di reintegrare immediatamente le frontiere francesi ed espellere tutti gli individui segnalati con la 'fiche s' e monitorati dai servizi segreti.
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"Marine Le Pen sta strumentalizzando senza vergogna la paura dell'attentato di ieri a suo vantaggio elettorale. Non è stato dimostrato nessun legame tra il fenomeno dell'immigrazione e gli attacchi terroristici". Lo ha sottolineato il premier Cazeneuve. "Io mi rivolgo ai francesi: sono guidato dalla preoccupazione di mantenere la Francia unita di fonte alla minaccia. Siamo a due giorni dalle elezioni – ha aggiunto Cazeneuve – Vi chiedo di essere responsabili e di non cedere all'odio. Il mio appello è di mantenere vivi i valori della Repubblica: il rispetto della verità. Il nostro avvenire non può essere come quello prospettato dal Front National che attizza odio, dobbiamo essere saldi nella nostra unità". Il premier ha rivolto critiche anche al candidato conservatore, François Fillon: "Certi candidati fanno la scelta dell'oltraggio e della paura".
LA DINAMICA DELL'ATTACCO. Un uomo scende da una Audi 80 e apre il fuoco su agenti di polizia a colpi di kalasnjikov. Muore un poliziotto. Durante la sparatoria l'assalitore viene ucciso. Sono le otto di sera e siamo sugli Champs Elysees. Molti passeggiano, qualcuno esce dai negozi. Scatta il panico, la folla scappa.
Si diffonde la notizia poco dopo – poi smentita – che uno dei due poliziotti feriti è deceduto a causa delle ferite. La zona viene evacuata, decine di auto della polizia bloccano il viale. Un'ora dopo si sentono ancora spari. Ma il portavoce del ministero dell'Interno francese Pierre-Henry Brandet si presenta sul posto e precisa alle tv: "Non ci sono stati altri eventi legati a quello che è successo sugli Champs Elysees". Insomma la sparatoria è stata una sola. Dice anche che non c'è certezza sull'identità dell'assalitore e che al momento sarebbe uno solo. Poco dopo però fonti della polizia fanno sapere che è stato diramato un ordine di cattura per un uomo che sarebbe arrivato dal Belgio in treno. Non solo, ma anche che l'assalitore ucciso era noto alle forze dell'ordine e che la sua casa è già stata perquisita, e si trova nella parte est della capitale. I poliziotti feriti non sono in pericolo di vita, secondo un portavoce del ministero dell'Interno.
"Sono venuto fuori dal negozio Sephora e stavo camminando nei pressi di una Audi 80 parcheggiata. Un uomo ne è uscito e ha aperto il fuoco con un kalashnikov su un poliziotto", racconta un testimone alla Reuters. "Il poliziotto è caduto a terra – aggiunge -. Ho sentito sei spari, ero spaventato. Ho una bambina di due anni, e ho pensato che sarei morto. Ha sparato direttamente verso il poliziotto". "Stavo lavorando, c'erano persone che hanno visto la scena e si sono messi a correre. Qualcuno ha detto che c'erano i terroristi. Uno mi ha detto di aver visto due terroristi, uno morto e l'altro in fuga", è la testimonianza a RaiNews24 di un giovane che porta le pizze a domicilio in scooter intervistato nella zona del conflitto a fuoco.
MARISA BRUNI TEDESCHI: LE PEN FAVORITA DALL'ATTENTATO. "Ieri sera ero a casa, sugli Champs Elysées, vicino al luogo dell'attentato. Ho subito udito gli elicotteri sorvolare la zona. Certo fa effetto, ma la vita di tutti i giorni deve proseguire normale senza paura. Questo atto terroristico non può che favorire la candidata dell'estrema destra Marine Le Pen, che proprio la paura della gente ha cavalcato nella sua campagna elettorale". A raccontarlo a LaPresse è Marisa Bruni Tedeschi, la madre di Carla Bruni, anzi Carlà, moglie dell'ex presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy. Pianista e concertista, la madre dell'ex première dame francese e della attrice Valeria Bruni Tedeschi, i suoi ricordi, senza censure, e il racconto della sua vita di madre e della sua famiglia 'borghesissima e ricchissima' li ha messi nel libro 'Care figlie vi scrivo', edito da La Nave di Teseo.
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