"Ieri sera ero a casa, sugli Champs Elysées, vicino al luogo dell'attentato. Ho subito udito gli elicotteri sorvolare la zona. Certo fa effetto, ma la vita di tutti i giorni deve proseguire normale senza paura. Questo atto terroristico non può che favorire la candidata dell'estrema destra Marine Le Pen, che proprio la paura della gente ha cavalcato nella sua campagna elettorale". A raccontarlo a LaPresse è Marisa Bruni Tedeschi, la madre di Carla Bruni, anzi Carlà, moglie dell'ex presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy. Pianista e concertista, la madre dell'ex première dame francese e della attrice Valeria Bruni Tedeschi, i suoi ricordi, senza censure, e il racconto della sua vita di madre e della sua famiglia 'borghesissima e ricchissima' li ha messi nel libro 'Care figlie vi scrivo', edito da La Nave di Teseo.
Lei conosce bene la Francia: dall'Italia, dove ha vissuto a Torino, durante la guerra e nell'immediato dopoguerra, lei si trasferì a Parigi nel 1973 con suo marito. Che clima ha colto politicamente in questa campagna presidenziale?
Un'atmosfera pessima. E poi c'è una grande incertezza e milioni di persone indecise. Ci sono quattro candidati possibili presidenti: due da evitare a mio avviso. Uno perché è di estrema sinistra, Melenchon. E l'altra perché rappresenta l' estrema destra, Marine Le Pen. Uno vuole ridurci come l'Unione Sovietica; l'altra, la Le Pen, è una fascista scatenata. Poi ci sono altri due candidati, Macron e Fillon. Macron viene classificato come di sinistra, ma non è ne' di sinistra ne' di destra: è giovane e intelligente.
Lei voterà a queste elezioni presidenziali domenica prossima?
No, perché sono italiana.
Se dovesse andare alle urne che scelta farebbe?
Se dovessi votare, ma non voto, voterei Fillon.
Ha seguito la campagna elettorale in TV?
Non potevo fare altro. C'era solo quello da vedere, quasi aspettavo, invano, che trasmettessero 'Via col vento', ma sui canali televisivi non c'era altro che confronti elettorali.
Cosa pensa dello scandalo di Fillon per gli incarichi fittizi alla moglie, che tanto spazio ha avuto mediaticamente?
Sono scandaletti, che ci possono essere quando si va al potere.
Lei parlava di politica con le sue figlie quando erano ragazze?
Io non ho mai parlato di politica con loro. Porto la testimonianza di ciò che ho vissuto quando ero bambina e c'erano i fascisti. Non seguo la politica più di tanto.
Lei che ha vissuto sotto il fascismo, cosa pensa di Marine Le Pen e della presa che potrà avere sull'elettorato? Che effetto le fa uno scenario con una presidente di estrema destra alla guida della Francia?
Lo considererei un orrore. Quando ci sono state le elezioni americane ho passato metà della notte a guardare i risultati in Tv, convinta che vincesse Clinton. Ed è venuto fuori quel pazzo di Trump. Alla fine – ribadisco – decide il popolo e il popolo, anche quello francese, è scontento e spera in un presidente che faccia pagare meno tasse. Cosa succederà in Francia non si sa, c'è da sperare che non vinca l'estremismo di destra o di sinistra.
Lei come vede una presidente della Repubblica donna, cosa pensa della leadership politica al femminile?
Sarebbe positivo avere una donna presidente della Repubblica, ma non certo quella che abbiamo ora candidata in Francia.
A Sarkozy, suo genero, è mai capitato di dare dei consigli politici?
Si, qualche volta.
Ad esempio quale consiglio?
Io al suo posto non avrei fatto le primarie dei Repubblicani. Se non le avesse fatte avrebbe potuto essere candidato.
Lei a Roma ha vissuto negli anni della Prima Repubblica in un palazzo davanti alla sede Dc di Piazza del Gesù, uno dei simboli del potere in Italia. Cosa le capitava di vedere dalle sue finestre del quartier generale dello Scudo Crociato?
Vedevamo spesso Andreotti, anche se non eravamo amici. Incontravamo gente della politica dai Sapegno (il professor Sapegno, commentatore della Divina Commedia, ndr). Eravamo diventati vicini di casa, quando nel 1984 mio marito Alberto volle comprare un appartamento a Roma: lo trovò in piazza del Gesù. I coniugi Sapegno davano molti ricevimenti: è proprio da loro che incontravamo oltre che Moravia, Guttuso, De Chirico anche molti politici.