Il presidente ha chiesto alla Nasa di "accelerare un po'" i suoi piani di esplorazione spaziale
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha chiesto oggi alla Nasa di "accelerare un po'" i suoi piani di esplorazione spaziale, il cui obiettivo è portare degli esseri umani su Marte nella decennio dal 2030, di modo che uno statunitense arrivi sul pianeta rosso durante il suo primo mandato o "nel peggiore dei casi", durante l'eventuale secondo.
Trump ha espresso il desiderio nel corso di una videoconferenza con la comandante della Stazione Spaziale Internazionale, Peggy Whitson, che con 535 giorni passati fuori dall'atmosfera terrestre ha battuto il record di permanenza nello spazio per un astronauta statunitense, appartenuto in precedenza a Jeff Williams. Il presidente ha fatto i complimenti "a nome di tutta la nazione" a Whitson per il suo "incredibile record". Dopo aver domandato all'astronauta le tempistiche previste per l'invio di esseri umani su Marte ed essersi sentito rispondere che sarà possibile "approssimativamente" negli anni Trenta del secolo, il presidente ha commentato: "Bene, vogliamo provare di farlo durante il mio primo mandato o, nel peggiore dei casi, durante il mio secondo mandato. Quindi dovremo accelerare un po'. D'accordo?".
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