Per Merkel si tratta del quarto inquilino dell'Eliseo con cui si trova l'alleanza
Emmanuel Macron, insediatosi ieri all'Eliseo, si recherà in visita a Berlino dalla cancelliera tedesca Angela Merkel oggi pomeriggio, all'indomani del suo insediamento alla presidenza della Francia. Per Merkel si tratta del quarto inquilino dell'Eliseo con cui si trova a guidare l'asse Francia-Germania, cardine della politica estera tedesca ed europea. La cancelliera, che guida il governo della Germania dal 2005, prima che con Macron ha lavorato fianco a fianco con Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy e poi François Hollande. Con Chirac una Merkel al suo debutto alla cancelleria ha affrontato i primi vertici internazionali; con Sarkozy ha formato un solido tandem attraversando il peggior momento della crisi globale e i suoi effetti sulla zona euro, il che ha portato al conio dell'espressione 'Merkozy'; infine al socialista Hollande Berlino ha dato un appoggio leale, in un periodo difficile sia a causa del terrorismo jihadista sia del persistente indebolimento dell'economia francese.
Con la visita di oggi, Macron rispetterà la tradizione di recarsi subito a Berlino per la prima visita di "presentazione" dopo l'inizio del mandato presidenziale. La settimana scorsa Hollande era stato a Berlino dalla cancelliera per una visita di congedo fra alleati, che sono riusciti a collaborare nonostante la provenienza da famiglie politiche diverse.
Merkel aveva già ricevuto Macron a marzo, quando lui era ancora solo un candidato al primo turno delle presidenziali. Quell'incontro era avvenuto poche settimane dopo avere ricevuto l'aspirante inquilino dell'Eliseo appartenente alla sua famiglia politica, il conservatore François Fillon. Il quel primo contatto, Macron aveva ottenuto l'appoggio di Berlino e Merkel si era poi sbilanciata in suo favore dopo il primo turno: Macron sarebbe "un presidente forte" per la Francia, aveva detto il 28 aprile in un'intervista alla Redaktionsnetzwerk Deutschland (RND); e il giorno dopo, al termine del Consiglio europeo a 27 sulla Brexit, in conferenza stampa aveva dichiarato: "Ho fatto capire una certa preferenza, che non è sorprendente, ma con questo finisce la mia intromissione".
Per il faccia a faccia Macron-Merkel c'è grande attesa. Sarà la prima volta che i due compariranno in pubblico insieme, con Macron presidente. L'arrivo a Berlino del più giovane presidente della storia di Francia, con i suoi 39 anni, è stato preceduto da una serie di avvertimenti. Il giorno dopo la sua vittoria, dopo il sollievo per il pericolo scampato di Marine Le Pen, Merkel aveva espresso non solo la fiducia nella solidità dell'asse franco-tedesco, ma anche la sua convinzione che non ci sia alcun motivo per cambiare il Patto europeo di stabilità e crescita. Una risposta precisa alla proposta del suo ministro degli Esteri, il socialdemocratico Sigmar Gabriel, che aveva detto che Berlino dovrebbe sostenere di più la Francia nel tentativo di porre fine alla rigida "ortodossia fiscale" e applicare un piano di investimenti franco-tedesco. "La Francia deve prendere le sue decisioni" e Macron deve "formulare le sue proposte e desideri", ha detto Merkel in vista di questa prima visita.
Inoltre in questi giorni Merkel ha sollevato la possibilità di "affrontare" con Macron un programma congiunto di investimenti, ma non ha fornito dettagli in merito. Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, uomo forte del governo Merkel e apostolo della dottrina dell'austerità, parlando sabato al settimanale Der Spiegel si è detto convinto che Macron potrà ridurre il deficit fino al limite del 3% del Pil. "La Francia può riuscirci", ha affermato Schäuble.
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