May si allea con unionisti Dup: governo minoranza guiderà Brexit

Confermati nella squadra Johnson, Hammond, Rudd, Davis e Fallon. La premier: "Rifletterò sui risultati, volevo esito diverso"

Il May bis si farà. Nonostante nelle elezioni il partito conservatore abbia perso la maggioranza alla Camera dei Comuni, sarà la premier britannica Theresa May a formare un nuovo esecutivo, e per governare conterà sul sostegno in Parlamento del partito unionista nordirlandese Dup. Obiettivi principali: rendere il Paese sicuro e avviare i colloqui sulla Brexit, ha chiarito la prima ministra, che è comparsa a Downing Street in tailleur blu elettrico subito dopo l'incontro con la regina a Buckingham Palace, formalità d'obbligo per ottenere l'assenso a governare. In serata sono già venuti fuori i primi nomi della squadra. May riconferma molti dei ministri chiave: rimangono Philip Hammond come ministro delle Finanze, Boris Johnson come titolare degli Esteri, Amber Rudd a capo dell'Interno, Michael Fallon alla guida della Difesa e David Davis come ministro per la Brexit.

Quanto al Dup – noto per le sue posizioni anti aborto e anti nozze gay, ma anche per una visione un po' più soft della Brexit rispetto a May – la sua leader Arlene Foster ha annunciato che saranno avviate "discussioni con i conservatori per esplorare come si possa portare stabilità al nostro Paese in questo periodo di grande sfida". Tuttavia, dal momento che il partito non entrerà in coalizione nel governo ma darà un appoggio parlamentare, i colloqui fra May e il Dup non dovrebbero rallentare la formazione dell'esecutivo. Resta da capire, però, quali saranno le richieste del Dup in questi colloqui e in che misura potranno condizionare la gestione della Brexit. I negoziati con Bruxelles, comunque, per May si terranno come previsto a partire dal 19 giugno: dunque per chiarirsi le idee ci sono 10 giorni di tempo.