Il leader d'opposizione dopo essere stato prelevato dalla sua abitazione per un presunto rischio di fuga

Il leader d'opposizione del Venezuela Leopoldo Lopez è stato riportato agli arresti domiciliari, giorni dopo essere stato prelevato dalla sua abitazione per un presunto rischio di fuga ed esser stato trattenuto in un carcere militare. "Hanno appena riportato Leopoldo a casa. Continuiamo con più convinzione e fermezza, per raggiungere la pace e la libertà in Venezuela!", ha scritto su Twitter Lilian Tintori, moglie del fondatore del partito Volontà popolare. Dopo il messaggio sul social network, una decina di pattuglie di agenti d'intelligence e diversi funzionari sono arrivati alla sua abitazione a Caracas

Lopez era stato prelevato dalla sua casa dal Servizio bolivariano d'intelligence (Sebin) martedì 1 agosto, secondo le immagini delle telecamere di sorveglianza. Quel giorno stesso era stata sospesa la misura degli arresti domiciliari anche al leader d'opposizione Antonio Ledezma, perché secondo i servizi d'intelligence sarebbe esistito per entrambi il rischio di fuga. López, che sconta una condanna per aver promosso proteste antigovernative sfociate in atti violenti, era stato messo agli arresti domiciliari meno di un mese prima, dopo tre anni di reclusione nel carcere militare di Ramo Verde, in isolamento parziale. Il trasferimento ai domiciliari gli era stato concesso per la mediazione dell'ex presidente spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero. Anche Ledezma è stato riportato ai domiciliari venerdì, secondo un tribunale di Caracas "dopo una valutazione medica ordinata dall'organo giurisdizionale competente".

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