I "jaywalkers" vengono fotografati ed esposti alla riprovazione dei concittadini
C'è chi sceglie la via delle multe e della pubblica gogna – per quanto in versione virtuale – e chi agisce in modo fisico, puntando alla costrizione. Qualunque sia il metodo scelto, quello che ormai accomuna diverse amministrazioni locali cinesi è la lotta contro l'attraversamento pedonale selvaggio. Un fenomeno al quale gli anglosassoni, con un mirabile sforzo di sintesi, hanno dedicato un termine ben preciso: "jaywalking". L'ultima metropoli a ingegnarsi per evitare che un passaggio distratto si trasformi in incidente stradale è stata Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei, che ha dotato un incrocio posizionato nell'area nota come East Lake di un passaggio simile a una enorme cornice, all'interno della quale si muovono delle corde automatizzate che si alzano o si abbassano al ritmo dei semafori. Un dispositivo ribattezzato "Ostacolatore intelligente di pedoni".
"Questo incrocio ha un grosso flusso di pedoni. Nell'ora di punta le automobili e i passanti sono concentrati tutti insieme", spiega Liu Ping, uno degli ufficiali di polizia attivi nella zona, "prima, i poliziotti o i volontari dovevano tendere le corde o usare dei fischietti per impedire alla gente di attraversare col rosso". Secondo le stime delle stesse forze dell'ordine, con l'avvento del sistema automatico la quota di cittadini che rispettano il codice è passata dal 90% al 95%. L'accorgimento va quindi a buon titolo ad affiancarsi ad altre soluzioni che hanno dato prova di efficacia. Ad esempio quella impiegata a Jinan, nella provincia orientale dello Shandong, dove agli incroci sono stati montati dispositivi di riconoscimento facciale. I "jaywalkers" vengono fotografati ed esposti alla riprovazione dei concittadini, attraverso la proiezione degli scatti su schermi pubblici. Ma anche sanzionati, dal momento che le stesse foto vengono confrontate con quelle presenti nei database usati ai fini di sicurezza. Al costo di 100 mila yuan per apparecchio (circa 12.500 euro), i casi di attraversamento indisciplinato sono passati da 200 a 20 al giorno.
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