Un tribunale turco ha emesso i primi verdetti nei confronti di 47 soldati accusati di aver cercato di uccidere il presidente Erdogan nel fallito golpe del 15 luglio 2016. Quella notte erano morte 240 persone durante il tentativo dellesercito di attaccare il parlamento e rovesciare il governo. Gli imputati sono stati scortati nel palazzo di giustizia di Mugla, città a sud-ovest della Turchia, e accolti da una folla di sostenitori di Erdogan che ha chiesto la reintroduzione della pena di morte. Devono rispondere di vari reati, tra cui tentato omicidio, violazione della costituzione e appartenenza ad un'organizzazione terroristica armata. Alcuni di loro sono già stati condannati allergastolo. In totale, sono state più di 40mila le persone arrestate e 100mila i militari licenziati o sospesi dal servizio.
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