Entrano in vigore giovedì le nuove norme di sicurezza. Più controlli per i passeggeri per permettere di portare computer in aereo

Entrano in vigore il 26 ottobre le nuove misure di controllo per i passeggeri di aerei diretti negli Stati Uniti. Chi prende un volo per Los Angeles, Chicago o New York, farà bene a presentarsi con parecchio anticipo agli aeroporti di partenza.

Non è ancora chiaro cosa prevedono nel dettaglio le nuove regole, ma alcune compagnie hanno fatto sapere che condurranno brevi interviste già ai banchi del check-in e ai gate. Lisa Farbstein, portavoce del dicastero dei Trasporti di Washington, ha spiegato che le "potrebbero includere" un controllo più approfondito sugli stessi passeggeri, così come un'analisi dei loro dispositivi elettronici.

Lufthansa, Emirates, Air France, Norwegian Air, Cathay Pacific e EgyptAir hanno detto che attueranno nuove procedure prima della partenza. Emirates, in particolare, ha fatto sapere che inizierà una serie di "colloqui" già al check-in e ai gates di Dubai. "Queste misure saranno complementari con le regole attualmente in vigore al boarding gate", ha fatto sapere la compagnia emiratina. Cathay Pacific e Egypt Air hanno dichiarato che i passeggeri diretti verso gli Usa "saranno soggetti a brevi interviste di sicurezza". Lufthansa, che gestisce anche Austrian Airlines, Swiss, Eurowing, ha spiegato che "oltre ai controlli sulle strumentazioni elettroniche già introdotti in passato, i viaggiatori verso gli Usa potrebbero dover affrontare brevi interviste".

A tutti i passeggeri diretti negli Stati Uniti, peraltro, viene chiesto di compilare un modulo online, chiamato Esta, già diversi giorni prima del volo. Questa procedura costa 14 dollari da versare tramite il sito del dipartimento Usa per la sicurezza nazionale (Department for Homeland Security). Si deve già rispondere a una serie di domande sul proprio viaggio. In rari casi – in presenza, ad esempio, di precedenti penali o di recenti viaggi in Siria o Iraq – la procedura Esta può bloccarsi, obbligando l'interessato a contattare l'ambasciata o il consolato Usa.

Farbstein ha detto che i controlli colpiranno i circa 2.100 voli che quotidianamente arrivano negli Usa, con 180 compagnie aeree provenienti da 280 aeroporti di 105 Paesi. L'ente americano che si occupa della sicurezza dei trasporti, cioé il Transportation security administration (o Tsa), assicura che "lavorerà a stretto contatto con le compagnie per verificare che vengano adottate tutte le nuove procedure".

Lo scorso giugno erano stati varati controlli sui dispositivi elettronici provenienti da otto Paesi del Medioriente e del Nord Africa, perché era emersa la possibilità che si potessero nascondere ordigni esplosivi in questo tipo di strumenti. L'amministrazione di Donald Trump, inoltre, ha fatto molto discutere per il cosiddetto 'travel ban', il divieto di viaggi per persone provenienti da determinati Paesi. Una nuova versione di questo divieto – peraltro nuovamente contestata da magistrati come il giudice nelle Hawaii, Derrick Watson – colpisce complessivamente otto Paesi, tra i quali anche Venezuela e Corea del Nord. Gli altri sono Ciad, Iran, Libia, Somalia, Siria e Yemen. 

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