Tutto pronto per il voto in Egitto. Dopo aver sbaragliato la concorrenza di quasi tutti gli altri candidati, l’attuale presidente Abdel Fattāḥ Al-Sisi si avvia verso la riconferma del mandato ricevuto nel 2014 dopo la cacciata di Morsi. A sfidare "il faraone" - com'è stato definito dalla stampa internazionale - è formalmente solo Moussa Mostafa Moussa, del partito al-Ghad, candidato che in precedenza aveva espresso sostegno per la leadership di Al-Sisi. Di fatto non un vero ostacolo per al-Sisi che ha blindato il suo potere raccogliendo in suo sostegno ben 464 deputati su 596 e circa 12 milioni di firme in tutto il Paese. Al contrario, movimenti e i partiti di opposizione hanno riscontrato non poche difficoltà a partecipare alla campagna elettorale. L'unico neo in grado di macchiare il plebiscito atteso per al-Sisi è la scarsa affluenza alle urne: già nel 2014 l'affluenza si fermò al 37 per cento in due giorni, obbligando le autorità ad aggiungere una terza giornata per raggiungere il 47,5%. Per essere confermato, il Presidente ha bisogno del 51% dei voti. Se non riuscisse a ottenere questi numeri si andrà al secondo turno, previsto per i prossimi 24-26 aprile.
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