Chiuse le urne in Turchia per le elezioni presidenziali e parlamentarie anticipate, convocate dal capo dello Stato uscente Racep Tayyp Erdogan lo scorso aprile. Chiamati al voto 56 milioni di cittadini. Meno scontata rispetto al passato la vittoria per il sultano Erdogan. Per la prima volta si elegge un capo dello Stato cui saranno attribuiti nuovi poteri esecutivi, secondo quanto emerso dal referendum sul presidenzialismo votato lo scorso anno. Quanto alle parlamentari, dopo la riforma del 2017 i deputati passano da 550 a 600, eletti a turno unico con un sistema proporzionale. Popo prima della chiusura dei seggi le autorità turche avevano fermato 10 cittadini stranieri, tra cui 4 italiani, che stavano svolgendo attività di osservazione elettorale indipendente nel sud-est del Paese. Coinvolti anche 3 francesi e 3 tedeschi.
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