Mosca (Russia), 21 set. (LaPresse/AFP) – Le sanzioni adottate dagli Stati Uniti, le prime contro un'entità straniera per aver comprato armi russe, sono "una concorrenza sleale" per "spodestare" la Russia dal mercato degli armamenti. Lo ha denunciato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ribadendo che si tratta di "un tentativo con metodi contrari alle norme e ai principi del commercio internazionale per estromettere un concorrente dei produttori di armi americani".

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