Sbarcheranno a Malta e poi verranno distribuiti nei quattro Paesi dell'Ue

Sulle sorti della Aquarius è stato trovato l'accordo. I 58 migranti che, dopo essere stati soccorsi al largo della Libia, si trovano a bordo della nave gestita da SOS Mediterranee e Medici senza frontiere, saranno prima di tutto trasbordati in acque internazionali su una nave maltese e portati a Malta. Da lì, poi, verranno immediatamente redistribuiti in altri quattro Paesi Ue: Francia, Spagna, Germania e Portogallo. Questi Paesi hanno raggiunto un accordo per accogliere i migranti, fra cui ci sono 17 donne e 18 minorenni, con la seguente ripartizione: 18 in Francia, 15 ciascuno a Spagna e Germania e 10 in Portogallo.

Prima che Lisbona annunciasse lo sblocco della situazione, sembrava prefigurarsi una nuova disputa diplomatica. SOS Méditerranée aveva annunciato lunedì che Aquarius si stava dirigendo dalla costa della Libia verso il porto di Marsiglia e che intendeva chiedere alla Francia l'autorizzazione per attraccarvi e far sbarcare i migranti. Da Parigi era giunto però un no: il governo francese aveva fatto sapere di preferire una "soluzione europea" basata sul "principio del porto sicuro più vicino". In pratica: Marsiglia non è il porto più vicino, mentre invece lo sono Malta e Italia e non ha senso "far fare cinque giorni in mare a gente che potrebbe farne uno solo".

Aquarius era infatti a diversi giorni di navigazione da Marsiglia, e uno dei soccorritori aveva fatto sapere che "le condizioni meteo stanno peggiorando e nelle prossime ore aspettiamo mare con onde fino a cinque metri". La ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, non ha mancato di chiamare in causa direttamente Roma: "Ribadiamo all'Italia che chiudere i suoi porti a persone in difficoltà è contrario al diritto e contrario all'umanità", aveva detto. Così, mentre la Commissione Ue si sfilava dal coordinamento sottolineando che "non c'è una responsabilità europea", dall'Eliseo suggerivano che la nave dovesse sbarcare a Malta visto che la Aquarius "oggi si trova vicino a Malta".

Dall'inizio della crisi scatenata quest'estate dalla chiusura dei porti italiani ai migranti, la Francia non ha mai accettato di far sbarcare navi umanitarie, sostenendo che in virtù del diritto marittimo i naufraghi devono essere sbarcati nel "porto sicuro" più vicino. A giugno sempre la Aquarius era stata al centro di una crisi diplomatica dopo avere recuperato 630 migranti al largo della Libia: allora sbarcarono a Valencia, in Spagna, a seguito del rifiuto di Italia e Malta di accettarli. E poi ad agosto, dopo una nuova disputa, approdò a Malta, a seguito di un accordo per la distribuzione di migranti a bordo tra Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e Spagna. "Malta e Francia si fanno di nuovo avanti per risolvere l'impasse dei migranti", ha affermato il premier maltese Joseph Muscat. "Con Emmanuel Macron e altri leader vogliamo mostrare che un approccio multilaterale è possibile", ha aggiunto. Dopo il trasbordo dei migranti, la Aquarius proseguirà la sua rotta verso Marsiglia, dove proverà a risolvere il problema legato alla bandiera, visto che sabato Panama ha annunciato la revoca della sua.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata