A Grove Lake, vicino New York, Michael Carroll ha ritrovato nella sua abitazione il cadavere del padre. La madre gli aveva detto: "Se n'è andato". Ma è sempre stato tra quelle mura, uniche custodi dell'identità dell'assassino
Un delitto di 57 anni fa, un vero e proprio “cold case” con un corpo che torna dal passato e un uomo scomparso che era sempre rimasto nella sua casa, sepolto nelle fondamenta. E, come se non bastasse, un tocco di fantasmagorico con un esperto in grado di registrare con sofisticate apparecchiature (tra il radar e il “ghostbusting”) la presenza sottoterra di qualcosa che non doveva essere là.
Sono gli ingredienti di questa storia americana che si svolge a Lake Grove (letteralmente “Boschetto sul lago”) un paesino di undicimila abitanti vicino a New York. Qualche giorno fa, nelle fondamenta della casa unifamiliare dei signori Carroll vengono trovati dei resti umani che mostrano un trauma da corpo contundente. Michael Carroll ha assunto un tecnico munito di radar per verificare certi strani “disturbi” che si percepivano nella casa. Il tecnico ha verificato e dato indicazioni su dove scavare col risultato di cui sopra.
Il risultato non ha sorpreso più di tanto Michael Carroll: “Sono le ossa di mio padre – ha detto – E’ come se avessi sempre saputo che erano qua sotto”. George Carroll, un veterano della Guerra di Corea, era scomparso nel 1961 quando Michael era piccolo. La madre Dorothy non ne denunciò mai la sparizione e la spiegò sempre al figlio con un “Se n’è andato”. Dorothy Carroll è morta 20 anni fa.
Ma, col tempo, Michael Carroll ha sentito strane storie sulla scomparsa di suo padre. Qualcuno diceva in giro che l’uomo non era scappato, ma doveva trovarsi da qualche parte nella casa. Da qui, stando almeno al racconto di Michael, l’idea di chiamare un esperto di radar per vedere se poteva aiutare: “Sono contento – ha detto ancora Mchael – che adesso tutto sia finito. E mi sento sollevato sapendo che mio padre sia fuori da quella terribile fossa. E’ stato un eroe di guerra e credo che gli debba essere riconosciuta una sepoltura degna del suo status”.
Ora, però, restano di verse questioni da risolvere. La prima (ci vorrà ancora qualche giorno) è stabilire con certezza, attraverso l’esame del Dna, di chi sono davvero le ossa. Se, alla fine (come è probabile) verrà accertata l’identità della persona sepolta, si dovrà cercare di capire se e chi l’ha uccisa. La prima sospettata è proprio la signora Dorothy che, come si diceva, adesso è morta. Ovviamente, ci possono essere anche altre spiegazioni, ma è possibile, dunque, che il “cold case” di Grove Lake rimanga senza assassino perché il colpevole (sia Dorothy o qualcun altro) non è più tra noi. Michael Carroll non si preoccupa più di tanto: era troppo piccolo, nel 1961, per poter essere considerato tra i sospettabili e, per qualche motivo, sembra aver già perdonato sua madre.
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