Roma, 28 nov. (LaPresse) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nelle risposte scritte al superprocuratore per il Russiagate Robert Mueller, avrebbe dichiarato che l'ex consigliere Roger Stone non gli avrebbe parlato di Wikileaks, né fatto cenno di un incontro alla Trump Tower, risalente al 2016, tra suo figlio, i funzionari della campagna elettorale e un avvocato russo che prometteva 'fango' sulla rivale democratica Hillary Clinton. È quanto riporta la Cnn, aggiungendo che "questi due punti – WikiLeaks e la riunione della Trump Tower – sono fondamentali per la missione di Mueller" ovvero indagare se nella corsa di Trump verso la Casa Bianca ci sia stato lo 'zampino' russo. "Gli avvocati del presidente – si legge ancora sul portale – in precedenza avevano detto alla Cnn che le risposte corrisponderebbero alle dichiarazioni pubbliche" del presidente Usa. "Tuttavia, queste risposte scritte potrebbero essere soggette ad accuse penali, se ritenute false". Il portavoce del superprocuratore Muller non ha voluto rilasciare commenti.

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