E se gli altri Paesi fanno un passo indietro per non pestargli i piedi, Trump non usa la stessa cortesia. Resta infatti ben salda la spaccatura sulla lotta ai cambiamenti climatici.
Mentre ancora attendeva l'incontro con il presidente cinese Xi Jinping, Donald Trump era già nella condizione di festeggiare il risultato di un G20 che per lui poteva mettersi male. Ma, invece di trovarsi isolato, il magnate statunitense è riuscito a portarsi a casa una vittoria.
Dopo lunghe trattative, infatti, i Paesi del G20, nel loro documento finale, non condannano il protezionismo. Per evitare lo scontro, in capo a due giorni di summit a Buenos Aires, si limitano a prendere "nota dei problemi commerciali attuali" e riconoscono il "contributo" del "sistema di commercio multilaterale", però aggiungono che "non è all'altezza" per gli obiettivi di crescita e creazione di posti di lavoro.
I Paesi, unica 'concessione' degli Stati Uniti, "sostengono la riforma necessaria dell'organizzazione mondiale del commercio" Wto, in un periodo in cui gli Usa moltiplicano gli scontri con i loro partner commerciali. E se gli altri Paesi fanno un passo indietro per non pestargli i piedi, Trump non usa la stessa cortesia. Resta infatti ben salda la spaccatura sulla lotta ai cambiamenti climatici. Tutti i Paesi del G20, infatti, tranne gli Stati Uniti hanno raggiunto l'intesa per applicare l'accordo di Parigi sul clima, definendolo "irreversibile".
Il comunicato finale afferma che, mentre tutti i Paesi sostengono il patto, gli "Stati Uniti ribadiscono la loro decisione di ritirarsi dall'accordo di Parigi". Gli Usa acconsentono solo a dirsi impegnati a favore della "crescita economica, l'accesso all'energia e la sicurezza, utilizzando tutte le tecnologie e le risorse energetiche disponibili, proteggendo l'ambiente". Una vittoria totale per Trump, che però ha rinunciato a festeggiare in conferenza stampa, per rispetto alla famiglia Bush nel momento di lutto. Si è limitato a parlare di "grande successo" su Twitter, prima di incontrare brevemente Putin (un colloquio informale, pare, dopo la cancellazione di quello ufficiale) e in attesa dell'attesissimo faccia a faccia con Xi Jinping.
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