Il racconto del tassista preso in ostaggio dall'assalitore per scappare dopo la strage al mercatino di Natale
È finita la fuga di Cherif Chekatt. L'attentatore del mercatino di Natale di Strasburgo è stato ucciso durante un'operazione delle forza speciali di polizia. Il 29enne – schedato S come radicalizzato, ma con alle spalle solo precedenti per crimini di delinquenza comune in Francia, Germania e Svizzera – è stato ammazzato nel quartiere di Neudorf, zona poco distante dal centro dove il killer si è recato in taxi martedì sera poco dopo avere compiuto l'attacco. Il terrorista era ancora in possesso di una pistola e un coltello, le stesse armi con le quali martedì sera aveva ucciso tre persone. Il ministro dell'Interno francese, Christophe Castaner ha riferito che l'uomo è stato intercettato in strada da tre agenti e ucciso dopo uno scontro a fuoco con la polizia che ha risposto ai colpi sparati.
Intanto a poche ore dalla morte, l'Isis rivendica l'attentato ai mercatini, affermando Cherif Chekatt era un "soldato" dello Stato islamico. Il bilancio dell'attacco si è intanto aggravato. Il bilancio dell'attacco si è intanto aggravato. I morti sono saliti a tre: al turista thailandese e al cittadino francese si è aggiunto il 44enne afghano padre di tre figli, che da dopo l'attacco era in morte cerebrale. La prefettura ha riferito che una quarta persona è in morte cerebrale, ma non ne ha precisato l'identità. Tredici i feriti, cinque dei quali gravi. E restano critiche le condizioni del giovane giornalista italiano Antonio Megalizzi: "La mamma ci ha confermato che non c'è alcuna speranza, è sconvolta", ha raccontato a LaPresse l'eurodeputato della Lega Mario Borghezio, dopo essersi recato in ospedale a Strasburgo. Un'amica di Megalizzi poi, Silvia Senetta, ha detto a Rai1: "È in coma farmacologico indotto e la situazione è grave: confido che la sua tenacia e la sua grinta vengano fuori anche sul fronte salute".
Cinque le persone erano state messe in stato di fermo: dopo l'arresto dei genitori e dei due fratelli di Chekatt, avvenuto nella notte fra martedì e mercoledì, un quinto uomo della cerchia del killer è stato fermato nella tarda mattinata di giovedì. Secondo le indiscrezioni del giornale online Dernieres Nouvelles d'Alsace (Dna), si tratta di un 39enne amico stretto dell'attentatore che lo avrebbe ospitato a Lingolsheim, vicino Strasburgo, la notte prima dell'attacco; i due sarebbero stati detenuti per un certo periodo nello stesso carcere. E a Parigi è stata perquisita la casa della sorella di Chekatt, che è stata ascoltata dagli inquirenti.
Tutto è cominciato poco prima delle 20 di martedì sera nel mercatino di Natale nel cuore di Strasburgo, che ogni anno attira due milioni di visitatori. Mentre nella città francese era in corso la plenaria dell'Europalramento, Cherif Chekatt – che secondo le generalità fornite dalla polizia è alto 1,80 metri, è "di corporatura normale" e ha una macchia sulla fronte, in genere segno dei musulmani praticanti – ha attaccato i passanti con un'arma da fuoco e con un coltello. Poi è fuggito a bordo di un taxi verso Neudorf: il tassista ha raccontato che il giovane, che era ferito per uno scontro a fuoco avuto con gli agenti, gli ha detto di avere "ucciso per vendicare i fratelli morti" in Siria; il tassista ritiene di essersi salvato perché musulmano praticante, come era evidente anche dalla coroncina musulmana che pendeva dallo specchietto della sua auto.
A Strasburgo il mercatino di Natale è rimasto chiuso finora ma riaprirà venerdì 14 dicembre e tutte le illuminazioni natalizie sono spente, mentre le vie del centro si riempiono di fiori, candele e scritte Je suis Strasbourg. Hanno riaperto scuole, piscine e palestre, mentre mercati all'aperto ed eventi negli spazi pubblici sono stati annullati.
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