L'auspicio del nostro capo dello Stato nel primo incontro con il leader cinese. Il presidente della Repubblica Popolare ha ringraziato per l'accoglienza. La visita al Quirinale. Il tour riservato della signora Peng Lyiuan

"La via della Seta è una strada a doppio senso e lungo di essa devono transitare non solo commercio ma talenti, idee, conoscenze". Così Sergio Mattarella è entrato nel merito del tema più "caldo" tra quelli al centro della visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping.  

ì il presidente della Repubblica  ha auspicato che le relazioni tra Cina e Italia "sempre più si caratterizzano per l'intensità del dialogo politico, l'ampiezza della collaborazione in tutti i settori e il profondo desiderio di reciproca conoscenza dei nostri popoli". "Ritengo – ha dichiarato – che proprio la parola 'conoscenza' esprima la natura del legame robusto e fecondo che da secoli unisce la Cina all'Italia". "Cina e Italia, con l'Unione Europea, sono anche chiamate a lavorare insieme per rafforzare un modello di sviluppo globale, ordinato e aperto, del commercio internazionale, basato su una sempre maggiore adesione ai valori del multilateralismo e di uno scambio libero, equo e onesto. Una efficace governance dell'economia mondiale può contribuire a ridurre distorsioni non più accettabili, prima fra tutte la ineguale distribuzione del reddito fra i popoli, causa non secondaria del drammatico fenomeno delle migrazioni", ha aggiunto il Capo dello Stato.

"Anche nel terzo millennio – ha continuato Mattarella – scambio e condivisione di conoscenze sono i pilastri delle 'nuove Vie della Seta'. Abbiamo il compito di costruire un complesso e multiforme insieme di interconnessioni, per le quali transiteranno imponenti flussi di capitali, merci, servizi e infrastrutture materiali e immateriali, che generino progresso umano e sociale, crescita economica, un ampliamento degli orizzonti culturali e opportunità di sviluppo tecnologico per tutti i Paesi che ne sono attraversati". "Lungo questo cammino cinesi e italiani sono ideali compagni di viaggio – ha aggiunto – Ci accomuna l'appartenenza a due civiltà laboriose, creative e ingegnose. I nostri Paesi sono convinti della centralità del ruolo delle Nazioni Unite nel mantenimento della pace e della stabilità a livello internazionale e condividono un primato nel meritorio campo delle operazioni dei "caschi blu": la Cina è il principale contributore di truppe tra i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, mentre l'Italia è al primo posto tra i membri del G7".

L'incontro – Poco dopo le 11, il leader del più grande Paese del mondo, accompagnato dalla moglie Peng Lyiuan è arrivato al Quirinale. Mattarella lo ha accolto in compagnia della figlia Laura. I due capi di Stato hanno passato in rassegna il picchetto d'onore, salutato le bandiere e ascoltato gli inni nazionali. Poi, mentre la signora Peng Lyiuan (dopo aver visitato il palazzo accompagnata da Laura Mattarella) lasciava il Quirinale per un suo tour privato per Roma il cui percorso (probabilmente costellato da visite a carattere culturale), è stato tenuto riservato, Mattarella e Xi Jiping sono stati impegnati in un incontro bilaterale. Il faccia a faccia è durato circa 20 minuti e si è poi allargato alle rispettive delegazioni. Durante l'incontro, secondo quanto si è appreso, Xi Jinping ha citato Umberto Eco: "La storia è tutrice di vita" ha ricordato il presidente cinese, osservando che la frase dello scrittore italiano è molto simile al detto cinese: "Dalla storia si impara il presente".

Nel colloquio Mattarella ha inoltre auspicato "che si trovi un'intesa con gli Usa per ripristinare un commercio davvero aperto a livello internazionale". Secondo il presidente della Repubblica "possiamo sviluppare molto i nostri rapporti bilaterali e con l'Ue che è il  vostro primo partner". Mattarella ha detto anche che Italia e cina condividono una "visione multilaterale" e ha ricordato l'impegno italiano per la riforma del consiglio di sicurezza dell'Onu in direzione "di maggiore rappresentanza e democraticità". XI ha replicato che nel mondo stanno aumentando "protezionismo e militarismo", ma dice che i popoli chiedono invece "pace, sicurezza e sviluppo". "Cina e Italia amano la pace". Sia Mattarella che Xi hanno convenuto  nella visione multilaterale e nell'appoggio all'impegno del G20.

La conferenza stampa – Xi Jinping e Mattarella hanno poi dato vita a una conferenza stampa. "La visita del presidente Xi Jinping – ha detto Mattarella – conferma "il livello eccellente dei rapporti tra Italia e Cina, che intendiamo rafforzare". Poi Mattarella è entrato nel merito del memorandum sulla Via della Seta: "La firma del memorandum Italia-Cina è un segno dell'attenzione per una cornice ideale per un incremento delle collaborazioni congiunte tra imprese italiane e imprese cinese". 

"La Cina è il primo mercato di destinazione delle esportazioni italiane nell'area Asia e del Pacifico. L'Unione Europea è il primo partner commerciale della Cina – ha aggiunto – Roma e Pechino potranno trarre notevoli benefici da un contesto di cooperazione economica fondato sulla leale concorrenza tra imprese, nel rispetto della proprietà industriale e intellettuale, nella comune lotta alla contraffazione".

Xi Jinping ha risposto sottolineando l'accoglienza italiana: "Ringrazio il presidente per l'accurata e squisita accoglienza: nonostante la distanza geografica, i due popoli nutrono da sempre una profonda amicizia. L'incontro con il presidente Mattarella è stato fruttuoso, con un ampio consenso". E poi, entrando anche lui nel merito: "Cina e Italia sono partner strategici con mutuo rispetto e fiducia. Fra di noi non c'è nessun conflitto di interesse fondamentale".

Poi Mattarella ha toccato il delicatissimo tema dei diritti umani: "Alla luce del mandato italiano nel consiglio dei diritti umani, desidero auspicare che nella sessione del dialogo tra Unione europea e Cina sui diritti umani, che si svolgerà a Bruxelles, dopo quella che si è svolta a Pechino lo scorso luglio, si possa proseguire un confronto costruttivo su temi così rilevanti".

"Guardando il mondo – ha risposto Xi Jinping – ci ritroviamo avanti un cambiamento epocale, la Cina e l'Italia sono due importanti forze nel mondo per salvaguardare la pace e promuovere lo sviluppo. La Cina vuole lavorare con l'Italia per rilanciare lo spirito di equità, mutuo rispetto e giustizia".

Al termine della conferenza stampa, Xi Jinping ha lasciato il Quirinale, la tappa successiva è all'altare della Patria dove il leader cinese, accompagnato dalla ministra della Difesa Elisabetta Trenta. ha depositato una corona d'alloro.

La mattinata –  La prima giornata italiana di Xi Jinping era iniziata qualche ora prima a Roma Nord. Dall'albergo (Park Grand Hotel in Parioli) al Quirinale, il percorso è stato coperto rapidamente e senza intoppi. L'intento è quello di minimizzare l'impatto col traffico di Roma e la vita degli abitanti della Capitale. Le strade percorse dal corteo presidenziale, verranno quindi chiuse "a soffietto". Subito dopo il passaggio di Xi Jinping e delle molte auto che lo scortano, verranno riaperte per ridurre al minimo il disagio.

Xi Jinping e Mattarella nei giorni scorsi si sono rivolti ai reciproci Paesi: Xi ha scritto una lettera al Corriere della Sera e Mattarella è stato intervistato per la tv cinese. Nelle parole di entrambi emergono aspettative e preoccupazioni sul memorandum per l'accordo sulla via della Seta che verrà firmato sabato a Palermo. L'Italia spera di riuscire a equilibrare la bilancia commerciale con la Cina (importiamo per 30 miliardi e esportiamo solo per 12), ma bisogna farlo entro la cornice e le regole dell'Unione Europea di cui facciamo parte. La Cina punta a incrementare i rapporti bilaterali forse anche a scapito della Ue. Nei prossimi giorni si tireranno le somme.

Il pomeriggio – Xi Jinping ha incontrato anche i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati. Meeting di contorno (ma sempre interessanti) su temi commerciali, bancari, culturali, turistici attraverso i rispettivi Forum.

 

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