Dal 7 giugno lascerà il suo incarico. Il suo successore sarà nominato entro il 20 luglio: i deputati Tory sceglieranno due candidati che verranno sottoposti al voto dei militanti del partito
L'era di Theresa May è finita. Dopo gli scossoni della fallita operazione Brexit, la premier britannica ha annunciato in lacrime le sue dimissioni. "Lascerò dal 7 luglio. Ho informato la regina".
È una May insolita quella che parla fuori dal numero 10 di Downing Street: "A breve lascerò l'incarico che è stato l'onore della mia vita ricoprire. Lo faccio senza ostilità, ma con enorme e duratura gratitudine per avere avuto l'opportunità di servire il Paese che amo".
Il suo grande rammarico resta solo uno: non essere stata in grado di portare a termine la Brexit. La premier ha sottolineato che spetterà ora al nuovo leader il compito di trovare un consenso in grado di portare a termine il divorzio di Londra da Bruxelles, considerando che l'Unione Europea ha già comunicato che non ci saranno cambiamenti nella linea della Commissione sulle trattative. La posizione dell'esecutivo non cambia rispetto a quanto deciso dall'ultimo Consiglio europeo: non è possibile riaprire i negoziati sull'accordo in sé, mentre potrebbe essere rivista la dichiarazione politica.
Un compito difficile, quello del successore di May, ma non impossibile. "Si può fare – ha sottolineato la quasi ex premier – solo se le parti sono disposte a trovare compromessi. Ho fatto il possibile per convincere i deputati a sostenere quell'accordo ma purtroppo non sono stata capace di farlo".
"Una dichiarazione molto dignitosa da parte di Theresa May. Grazie per il suo servizio stoico al nostro Paese e al Partito conservatore. Ora è tempo di seguire le sue esortazioni: unirsi e portare a compimento la Brexit", ha commentato su Twitter Boris Johnson, ex ministro degli Esteri britannico, capofila dei Brexiteers e candidato favorito alla successione. Mentre Jeremy Corbyn il leader del partito laburista chiede a gran voce nuove elezioni.
Non sono mancate poi le reazioni dei leader europei. Il presidente Francese Emmanuel Macron ha salutato il "lavoro coraggioso" della May, lanciando un appello per "un chiarimento rapido" sulla Brexit. Rispetto per la sua scelta hanno espresso la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. La Spagna si è limitata a commentare con preoccupazione il futuro dei negoziati, sostenendo che da adesso sarà quasi impossibile fermale l'ipotesi di un no deal.
Ora l'attenzione sarà tutta per la ricerca del nuovo leader, che comincerà la settimana prossima. La nomina arriverà non oltre il 20 luglio, data di inizio della pausa parlamentare estiva. I deputati Tory in una serie di voti sceglieranno due candidati, che saranno poi sottoposti al voto dei militanti del partito.
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