Marocco, Mohammed VI a Parlamento: “Siate efficienti”. E annuncia programma per laureati

Il discorso del re in occasione dei lavori di apertura delle Camere a Rabat: operatività delle riforme e realizzazione dei progetti le sfide prioritarie

Mobilitazione vigile, maggiore fiducia, coinvolgimento di tutte le forze attive con l'impegno di evitare i futili litigi e fermare qualsiasi perdita di tempo ed energie. Sono gli obiettivi che, secondo il re del Marocco Mohammed VI, devono segnare il nuovo anno parlamentare. Un anno legislativo che segni un nuovo corso e che sia votato all'azione e all'efficienza.

Nel discorso di apertura dei lavori del Parlamento, il Re sottolinea la particolarità di questo nuovo anno legislativo, che arriva a metà mandato, lontano quindi dal tempo delle elezioni e dalle sue tensioni. Il Sovrano invita dunque i parlamentari a cogliere questo momento per compiere al meglio la missione di cui i cittadini li hanno investiti, agendo sempre con "responsabilità e serietà". Questa finestra politica deve essere inclusa nelle dinamiche in corso: da un lato, nella continuazione del lavoro di rinnovamento delle competenze all'interno dell'esecutivo; dall'altro, nella prospettiva della prossima creazione della Commissione sui modelli di sviluppo.

Per Mohammed VI, le sfide prioritarie del 'new deal' marocchino sono "l'operatività delle riforme, il dare seguito delle decisioni, la realizzazione dei progetti". In altre parole, la "consegna" e la creazione di segni concreti nella vita dei cittadini sia in termini di dinamismo economico sia di produttività. Tutto questo, insiste il Sovrano, è principalmente di responsabilità dell'apparato esecutivo e legislativo. Sua Maestà il Re ricorda che il governo deve garantire l'effettiva esecuzione delle decisioni. Allo stesso modo, invita il Parlamento ad assumere pienamente i suoi compiti legislativi, di valutazione e controllo dell'azione dell'esecutivo nella sua gestione della 'cosa pubblica'. "Non sarà possibile sfuggire a nessuna applicazione del principio di responsabilità", avverte il Sovrano, invitando così le istituzioni ad assumersi pienamente le loro responsabilità.
"In un Paese impegnato in un'ambizione di sviluppo e prosperità come il Marocco, il contributo degli attori più influenti si fa determinante e necessario: si tratta del settore privato – spiega il re -, soprattutto sul piano dei finanziamenti, e delle organizzazioni della società civile. Sono i due attori maggiori di una società moderna che devono essere alleati e complementari dell'azione dell'esecutivo e del Parlamento".

Nel suo discorso re Mohammed VI ricorda il ruolo maggiore assunto dal settore bancario per "un impegno più fermo, un'implicazione positiva più vigorosa nelle dinamiche di sviluppo del Marocco". Tuttavia, il Re evidenzia le aree in cui le banche sono chiamate a compiere maggiori sforzi e impegni: il difficile accesso al credito per i giovani imprenditori, il scarso sostegno ai laureati e alle piccole e medie imprese, in particolare durante le fasi della loro creazione. E come iniziativa immediata, il Re invita il governo e Bank Al-Maghrib a collaborare con il gruppo professionale delle banche del Marocco per lo sviluppo di un programma speciale per sostenere i giovani laureati e finanziare progetti di lavoro autonomo. Questo programma riflette l'interesse reale per l'integrazione socio-professionale dei giovani e lo sviluppo dell'imprenditorialità e sarà seguito dal Sovrano stesso.