La protesta scaturisce dalle nuove licenze emesse dall'isola britannica venerdì
A pochi mesi dalla Brexit, ruota intorno alla pesca la prima grande disputa scoppiata tra Francia e Regno Unito. Con gli occhi puntati sull’isola di Jersey, britannica ma geograficamente più vicina alla Francia che al Regno Unito. Una flotilla di circa 50 pescatori francesi, adirati per avere perso l’accesso alle acque di Jersey in virtù della nuova normativa applicata dall’isola per la concessione delle licenze, è arrivata per protesta fino al porto principale, quello di St. Helier. Dopo sei ore, e al termine di un incontro fra una loro delegazione e le autorità dell’isola, i pescherecci sono andati via.Londra ha mandato due navi della Royal Navy, armate, e Parigi due motovedette, la Athos e la Themis.
Per la Francia, le pattuglie avevano solo la funzione di prestare assistenza per eventuali emergenze in mare. Quanto al governo di Boris Johnson, Downing Street ha fatto sapere che le navi della Marina sarebbero rimaste per “monitorare la situazione come misura precauzionale” ma poi, in serata, ne ha annunciato il ritiro, segnalando comunque che “la situazione per ora è risolta” ma “restiamo in standby”.L’escalation è stata consistente, tanto che l’Unione europea ha lanciato un appello alla calma, accusando però al tempo stesso il Regno Unito di non rispettare le condizioni dell’accordo commerciale post Brexit. Il tutto mentre mentre molti oppositori di Johnson lo accusano di avere alimentato la crisi a fini elettorali, per l’Election Day del voto regionale in Inghilterra, Scozia e Galles.
Le nuove licenze emesse da Jersey
La protesta scaturisce dalle nuove licenze emesse da Jersey venerdì: alcuni pescatori hanno perso le autorizzazioni e per la prima volta sono state imposte restrizioni al numero di giorni in cui i pescherecci francesi possono operare nelle acque condivise. Parigi, in particolare, lamenta che 17 imbarcazioni non hanno ricevuto alcun permesso e che molte delle 41 barche che invece hanno ottenuto le licenze si sono viste imporre restrizioni senza preavviso, con la richiesta del rispetto di condizioni aggiuntive non previste. Secondo Jersey, ai pescatori francesi mancavano dei documenti. Nella disputa che ne è seguita, la Francia è arrivata a minacciare di tagliare l’elettricità all’isola (che rifornisce tramite cavi sottomarini), mossa che le è valsa l’accusa britannica di reazione sproporzionata.
La risoluzione provvisoria della vicenda è giunta, appunto, al termine dell’incontro fra una delegazione dei manifestanti e le autorità di Jersey, quando la flotilla di pescherecci francesi si è allontanata dall’isola. La questione però non sembra conclusa: il ministro per le relazioni esterne di Jersey ha definito i colloqui “positivi”, ma la Bbc riporta che un portavoce dei pescatori della Normandia ha suggerito che non sono stati fatti progressi.
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