Patrizk Zaki resta in carcere. Lo studente dell’università di Bologna, arrestato il 7 febbraio del 2020 al Cairo per “propaganda sovversiva”, dovrà infatti scontare altri 45 giorni di custodia cautelare. “La detenzione di Patrick rinnovata di 45 giorni e i/le rappresentanti delle ambasciate e l’avvocato dell’Unione Europea non hanno potuto assistere alla sessione d’udienza!”, scrivono su Facebook gli attivisti della campagna ‘Free Patrick’ che chiedono la liberazione dello studente egiziano dell’Università di Bologna, detenuto al Cairo.
Gli attivisti della pagina Free Patrick hanno inoltre specificato che i/le rappresentanti delle ambasciate e l’avvocato dell’Unione Europea non hanno potuto assistere alla sessione d’udienza. “Ieri – si legge sul post – si è tenuta l’udienza per rinnovare la detenzione di Patrick Zaki davanti al tribunale nella sala di consultazione. Come ad ogni sessione, le/i rappresentanti delle ambasciate di alcuni paesi europei e l’avvocato dell’Unione europea erano venute/i per assistere, ma questa volta è stato impedito loro di entrare nell’aula e non hanno potuto assistere all’udienza. Tutti i tentativi del team legale di Patrick di far accedere ambasciatori e ambasciatrici all’aula sono stati respinti. Per quanto riguarda la decisione, il team legale di Patrick ha appreso che la corte ha deciso di rinnovare la sua detenzione di altri 45 giorni. Non sappiamo perché la detenzione di Patrick sia stata rinnovata, e non sappiamo perché ai/alle rappresentanti delle ambasciate sia stato impedito di assistere all’udienza. Come al solito, non siamo a conoscenza di nulla. Tutto quello che sappiamo è che Patrick rimarrà in detenzione preventiva e che compirà 30 anni in una cella tra due settimane, lontano dalle persone a lui care. Ma, nonostante tutto, continuiamo a sperare e ad augurarci che la situazione cambi e che da un momento all’altro riavremo Patrick tra noi”.
Si tratta dell’ennesimo rinnovo della detenzione dello studente, anche questa volta di 45 giorni come negli altri casi. Su di lui pesano cinque capi d’accusa, secondo Amnesty International rischia fino a 25 anni di carcere. Zaki, nato il 16 giugno 1991 a Mansura, trascorrerà il 30esimo compleanno in cella.