L'ong pubblica un video che mostra un inseguimento in mare: esplosi colpi d'arma da fuoco da un mezzo donato dall'Italia

(LaPresse) La ong Sea Watch ha denunciato un tentativo di attacco da parte di una motovedetta della Guardia costiera libica contro un’imbarcazione con a bordo 63 migranti nella zona Sar maltese. Sul profilo Twitter la ong ha pubblicato un video girato dal suo aereo Sea Bird che mostra “gli spari, le pericolose manovre della motovedetta e il lancio di oggetti contro le persone a bordo”. “Le 63 persone a bordo”, scrive ancora la ong, “sono riuscite a fuggire all’attacco della motovedetta Ras Jadir, donata dall’Italia, e ad arrivare a Lampedusa. La violenza a cui sono state sottoposte è inaccettabile e dimostra la necessità d’interrompere gli aiuti alla cosiddetta guardia costiera libica”.

Solo due giorni fa l’ultima tragedia del mare al largo di Lampedusa: nel rovesciamento di un barchino sono morte otto donne e altri 10 migranti risultano dispersi.

Sos Mediterranee salva 44 persone in mare

Intanto nella zona Sar maltese sono stati effettuati due salvataggi da parte di Sos Mediterranee: 44 persone sono state recuperate da 2 barconi in legno e sono state trasferite a bordo della nave Ocean Viking. É quanto riferisce la stessa ong su Twitter. Tra i sopravvissuti ci sono 15 minori e 5 donne, di cui una incinta. Due sopravvissuti sono disabili e sono stati presi in carico dal team medico e da quello di Supporto della ong. Secondo le prime testimonianze, le due barche sono rimaste in mare alla deriva per 2 giorni. Durante il primo salvataggio, una motovedetta libica si è avvicinata al barchino, complicando l’operazione.

 

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