Lo studente dell'università di Bologna è in cella da oltre un anno e mezzo al Cairo: "Non riavrò presto la mia libertà"
Patrick Zaki scrive dal carcere: “Combatterò finché non tornerò a studiare a Bologna, ma ora è chiaro che non riavrò presto la mia libertà“, le parole del ricercatore egiziano arrestato al Cairo nel febbraio 2020, in una lettera inviata alla fidanzata e pubblicata sulla pagina Facebook Patrick Libero. “La mia indagine è ripresa e significa che un giorno avrò un processo ed è molto peggio di quanto mi aspettassi”, ha aggiunto il 30enne accusato di propaganda sovversiva sul web e minaccia alla sicurezza nazionale.
Zaki: “La mia situazione peggiora di giorno in giorno”
“È passato molto tempo dall’ultima volta che ci siamo incontrati, è stato solo per pochi minuti, ma mi lascia sempre un enorme impatto positivo e mi dà la voglia di andare avanti con maggiore determinazione”, continua lo studente. “So che nei nostri sogni più sfrenati non avremmo mai potuto immaginare questo scenario, e da quando sono partito per Bologna abbiamo fatto così tanti progetti, il primo dei quali è che tu venga a trovarmi lì e giriamo l’Italia insieme. Mi rende estremamente triste il fatto che non posso vedere questo accadere presto, dato che la mia situazione sta peggiorando di giorno in giorno”.
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