Intanto il ministero della Cultura e dell'informazione, che resta leale al governo deposto, annuncia che tre ambasciatori sudanesi hanno disertato: si tratta di quelli in Belgio, Svizzera e Francia

Poco dopo il discorso di Burhan, l’ufficio del premier deposto ha diffuso una dichiarazione in cui esprimeva preoccupazione per la sua sicurezza e per quella degli altri politici arrestati, senza però fornire dettagli sul luogo di detenzione di Hamdock. L’ufficio del premier deposto accusa inoltre l’esercito di agire in concertazione con gli islamisti e con altri politici legati all’ora dissolto National Congress Party, che ha dominato il Paese durante gli anni di al-Bashir. Intanto il ministero della Cultura e dell’informazione, che resta leale al governo deposto, annuncia che tre ambasciatori sudanesi hanno disertato: si tratta di quelli in Belgio, Svizzera e Francia.

Dal punto di vista della diplomazia, occhi puntati sul Consiglio di sucrezza dell’Onu, che più tardi discuterà a porte chiuse della situazione in Sudan. Il segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres, ha invitato le potenze mondiali a unirsi per agire in modo deciso in Consiglio, dicendo che l’unità è necessaria per affrontare la recente “epidemia di colpi di Stato”. “L’Ue condanna fermamente il colpo di stato militare nella Repubblica del Sudan e la detenzione illegale del primo ministro, di diversi ministri, dei leader delle Forze della libertà e del cambiamento e di altri rappresentanti della società civile; devono essere rilasciati immediatamente”. Lo dichiara in una nota l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, a nome dell’Ue. L’Ue ha inceve condannato “fermamente” la dichiarazione del generale Burhan dello stato di emergenza nazionale, la sospensione di articoli chiave del documento costituzionale e lo scioglimento degli organi di governo. “Questo tentativo di minare la transizione del Sudan verso la democrazia è inaccettabile. Se la situazione non viene capovolta immediatamente, ci saranno gravi conseguenze per l’impegno dell’Ue, compreso il suo sostegno finanziario”, ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borre

Sudan, manifestanti pro-democrazia bloccano le strade a Khartoum 

 

 

 

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata