(LaPresse) L‘Afghanistan è alle prese con una gravissima crisi umanitaria. Il World Food Programme (WFP) delle Nazioni Unite ha dichiarato che il numero di persone che vivono in condizioni di carestia è salito a 8,7 milioni, in aumento di 3 milioni rispetto all’inizio di quest’anno. Tra le vittime di questa situazione ci sono moltissimi bambini che soffrono di malnutrizione, come quelli ricoverati nell‘ospedale Indira Gandhi di Kabul.
Complessivamente quasi 22,8 milioni di persone in Afghanistan, ovvero quasi il 60% della popolazione, soffrono la fame. Tra le cause una grave siccità che ha colpito il Paese e la pesante crisi economica seguita al ritiro delle truppe Usa e al ritorno al potere dei talebani: sempre più persone non possono permettersi di acquistare cibo. Gli Stati Uniti e altri paesi occidentali hanno tagliato l’assistenza finanziaria diretta, mentre il governo talebano non può accedere a miliardi di dollari nelle riserve nazionali afgane detenute all’estero: di conseguenza milioni di afgani non ricevono stipendi da mesi. Secondo i dati del Programma alimentare dell’Onu nel mondo un totale di 45 milioni di persone sono sull’orlo della carestia in 43 paesi: all’inizio dell’anno erano 42 milioni, mentre nel 2019 erano 27 milioni.