L'annuncio del cancelliere Schallenberg: "Non vogliamo una quinta ondata". 20 giorni di stretta. In Baviera annullati i mercatini di Natale
L’Austria entrerà in lockdown totale da lunedì ed è il primo Paese in Europa a introdurre l’obbligo di vaccino contro il Covid-19: dal 1° febbraio 2022 bisognerà necessariamente farlo, altrimenti si potrà incorrere in multe. L’annuncio del cancelliere Alexander Schallenberg è giunto nel giorno di un nuovo record di contagi: dopo una settimana in cui venivano rilevati oltre 10mila nuovi casi quotidiani, venerdì ne sono stati riferiti 15.809, mai così tanti dall’inizio della pandemia.
L’Austria, che ha uno dei tassi di vaccinazione più bassi dell’Europa occidentale con solo il 65,7%, inizialmente aveva introdotto un lockdown nazionale solo per i non immunizzati, che è iniziato lunedì. Ma con l’aumento dei contagi, schizzati in alto soprattutto in Alta Austria e nella regione di Salisburgo, il governo ha riferito di non avere altra scelta se non estendere il lockdown a tutti. Dal 22 novembre comincerà il 4° lockdown della pandemia: resteranno chiusi ristoranti, mercati di Natale e la maggior parte dei negozi e saranno cancellati gli eventi culturali. I cittadini potranno uscire solo per comprare cibo, andare dal medico e fare sport.
Anche la vicina Germania fa i conti con contagi record (sopra i 50mila casi per tre giorni consecutivi) e non esclude l’ipotesi lockdown: “Siamo in emergenza nazionale” e “non possiamo escludere niente”, ha detto il ministro della Sanità tedesco, Jens Spahn, riferendo che “in quattro settimane l’incidenza è quintuplicata”. “Non sconfiggeremo la quarta ondata solo con vaccini e booster”, ha aggiunto, mentre il capo del Robert Koch Institute, Lothar Wieler, ha avvertito che “tutta la Germania è un unico grande focolaio”. La Baviera ha deciso di cancellare tutti i mercatini di Natale e di chiudere pub e bar per tre settimane. Il tutto all’indomani del varo di nuove misure: il Parlamento ha approvato l’obbligo di green pass per accedere a posti di lavoro e trasporti pubblici. Mentre la Russia continua a registrare dati record, con 1.254 decessi in un solo giorno, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) riferisce che per la settimana conclusa il 14 novembre gli unici Paesi che destavano scarsa preoccupazione erano Italia e Spagna.
Nuove misure anche in Norvegia: il governo ha introdotto l’obbligo di registrazione su un suo sito per i passeggeri che intendano entrare nel Paese e ha invitato a dire addio alle strette di mano per salutarsi.Sul fronte dei vaccini, intanto, negli Stati Uniti è giunto il via libera al booster di Pfizer e Moderna per tutti i cittadini dai 18 anni in su, sei mesi dopo l’ultima dose. E Israele da martedì inizierà a vaccinare i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni. Quanto all’Europa, l’Ema ha avviato la valutazione della pillola Paxlovid di Pfizer e ha emesso un parere per l’eventuale uso d’emergenza della pillola Merck, attualmente non autorizzata: “può essere utilizzata per il trattamento di adulti con Covid-19 che non richiedono ossigeno supplementare e che sono a maggior rischio di sviluppare un Covid-19 grave” e va somministrata “entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi”, “due volte al giorno per 5 giorni”, inoltre “non è raccomandata durante la gravidanza e nelle donne che possono iniziare una gravidanza e che non utilizzano un metodo contraccettivo efficace”.
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