Andrzej Duda ferma il controverso provvedimento sulle proprietà delle emittenti televisive e radiofoniche
Il presidente della Polonia, Andrzej Duda, ha annunciato di avere deciso di porre il veto alla controversa legge sulla proprietà dei media che avrebbe costretto la società Usa Discovery a cedere la sua quota di controllo del network televisivo polacco TVN. Duda ha sottolineato che la legge era invisa a molti polacchi e avrebbe inferto un colpo alla reputazione della Polonia come luogo per fare affari.
Il provvedimento, approvato dalla Camera bassa del Parlamento polacco lo scorso 17 dicembre, avrebbe impedito a qualsiasi entità non europea di possedere una quota superiore al 49% in emittenti televisive o radiofoniche in Polonia.
Il suo effetto pratico sarebbe stato, appunto, quello di costringere il gruppo americano Discovery, proprietario di Tvn, la più grande rete televisiva privata polacca, a vendere la sua quota di maggioranza. Discovery è l’unico proprietario di media non europeo in Polonia, per questo la legge è considerata mirata.
Molti polacchi consideravano la legge, promossa dal Partito diritto e giustizia (PiS) al governo, con cui Duda è allineato, un tentativo di mettere a tacere una tv che trasmette servizi indipendenti e talvolta critici nei confronti delle autorità. Recentemente si sono tenute massicce proteste nazionali a sostegno dell’emittente e della libertà di parola.
Discovery aveva minacciato di fare causa alla Polonia presso un tribunale per gli arbitrati internazionali. Duda ha spiegato che in linea di principio è d’accordo sul fatto che i Paesi dovrebbero limitare la proprietà straniera dei media, dicendo che molti altri Paesi democratici – come Usa, Francia e Germania – hanno leggi del genere. Ma ha aggiunto che in questo caso la legge avrebbe danneggiato un’impresa che già opera legalmente in Polonia. Duda ha sottolineato che firmare il testo rendendolo legge avrebbe avuto per il Paese un costo di miliardi di dollari e ha aggiunto che condivide il parere di molti connazionali secondo cui questa legge non è necessaria in questo momento.
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