Lettera indirizzata dal Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeir al Re del Marocco Mohammed VI
Il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeir ha sottolineato che la Germania “considera il piano di autonomia presentato nel 2007 come uno sforzo serio e credibile da parte del Marocco e come una buona base per raggiungere un accordo” su questo contenzioso regionale. Ha inoltre ricordato “il sostegno del suo Paese al processo delle Nazioni Unite a favore di una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile per tutte le parti”, si legge in una lettera indirizzata dal Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeir al Re del Marocco Mohammed VI.
Questa dichiarazione della Germania è considerata una notevole evoluzione della sua posizione sulla controversia del Sahara Occidentale, allinenadosi con le posizioni di diversi Paesi europei come la Francia, il Belgio, o i Paesi dell’Europa dell’Est.
Nella stessa missiva, il Presidente tedesco ha lodato la leasership regionale del Marocco rendendo “omaggio al grande contributo del vostro Paese alla stabilità e allo sviluppo sostenibile della regione”, ha affermato il presidente Steinmeir, sottolineando anche “l’impegno molto particolare del Marocco nella lotta al terrorismo internazionale, essenziale per il mio Paese (la Germania) e per la sua sicurezza”.
Il Presidente ha inoltre elogiato il modello marocchino di formazione degli imam come un elemento promettente in grado di frenare l’estremismo. “Io e il mio Paese vi siamo molto grati per il vostro impegno attivo nel processo di pace in Libia”, ha proseguito il Presidente tedesco nel suo messaggio al Re Mohammed VI.
Riguardo alla politica interna, il Presidente tedesco ha sottolineato il ruolo del Re del Marocco che ha intrapreso vaste riforme. “Stimo molto i Suoi approcci innovativi nella lotta ai cambiamenti climatici e nella transizione energetica”, ha proseguito il Presidente tedesco, sottolineando che “grazie allo sviluppo dinamico del Suo Paese, il Marocco è diventato un luogo di investimento importante per le aziende tedesche in Africa”.
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