Si apre uno spiraglio positivo nella crisi russo-ucraina nonostante gli allarmi lanciati dalle cancellerie occidentali. Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha consigliato al presidente russo Vladimir Putin di continuare i colloqui con l’Occidente sulle richieste di sicurezza di Mosca. Parlando all’inizio di un incontro con Putin a Mosca, Lavrov ha suggerito che la Russia dovrebbe continuare il dialogo con gli Usa e i loro Alleati anche se hanno respinto le principali richieste di sicurezza avanzate da Mosca, sottolineando che gli Usa hanno offerto la possibilità di dialogare su limiti al dispiegamento di missili in Europa, restrizioni su esercitazioni militari e altre misure volte a costruire la fiducia. Quando Putin gli ha chiesto se abbia senso continuare gli sforzi diplomatici, Lavrov ha risposto che le possibilità di colloqui non si sono esaurite e ha appunto proposto di continuare i negoziati.
“Stiamo assistendo a una minaccia della pace molto seria in Europa“. Così il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, poco prima di partire per un viaggio di due giorni che lo porta oggi a Kiev e domani a Mosca, per provare a mediare nella crisi Russia-Ucraina. “Porterò avanti i nostri colloqui sulla situazione ancora molto grave al confine dell’Ucraina“, ha scritto Scholz su Twitter, pubblicando una foto in cui sta per imbarcarsi sull’aereo. “A Kiev è importante per me esprimere la nostra continua solidarietà e sostegno all’Ucraina“, ha aggiunto.
“Da Mosca ci aspettiamo urgenti segnali di de-escalation” e “un’ulteriore aggressione militare avrebbe conseguenze molto gravi per la Russia. Sono assolutamente d’accordo con i nostri alleati su questo ha affermato il Cancelliere – Stiamo assistendo a una minaccia della pace molto seria in Europa”.
Sulla crisi è intervenuto lunedì anche Boris Johnson. “Le prove” che la Russia stia pianificando l’invasione dell’Ucraina “sono piuttosto chiare”, è una “situazione molto pericolosa e difficile” ma “c’è ancora tempo perché il presidente Vladimir Putin faccia un passo indietro“, ha dichiarato il premier britannico, parlando in Scozia, secondo quanto riferito Bbc. Ci sono truppe ammassate al confine ucraino e “ogni altro tipo di segnale che mostra che ci sono seri preparativi” in corso, ha detto, chiedendo ulteriore dialogo e alla Russia di evitare una “disastrosa” invasione, ha aggiunto il numero uno di Downing Street.