In queste ore vengono segnalati movimenti delle truppe russe dai distretti militari vicini all’Ucraina verso le rispettive basi, dopo aver completato le esercitazioni. Lo segnala l’agenzia Interfax citando il Ministero della Difesa. Una mossa che potrebbe allentare gli attriti tra Mosca e l’Occidente. Le esercitazioni su vasta scala proseguono in tutto il Paese – rivelano fonti militari – ma alcune unità dei distretti militari meridionali e occidentali hanno iniziato il rientro alle basi.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg però in conferenza stampa fa sapere: “Finora non abbiamo visto alcuna riduzione dell’escalation sul campo. Ma continueremo a monitorare e seguire da vicino ciò che la Russia sta facendo”. “Ci sono segnali che la Russia sia interessata a continuare con gli sforzi diplomatici”, ha aggiunto Stoltenberg. Scettico anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che afferma: “Abbiamo una regola, non credere a quello che senti ma a quello che vedi. Quando vedremo un ritiro, crederemo ina una de-escalation“.
“Pensiamo sia importante che non ci siano guerre in Europa e perciò bisogna trovare una soluzione pacifica alla crisi“, ha dichiarato nella conferenza stampa congiunta Scholz. “Siamo preoccupati per le tante truppe presenti al confine con l’Ucraina in quanto non riconosciamo un motivo ragionevole per cui siano lì”, ha aggiunto il cancelliere.
“Il ritorno delle truppe russe nei loro luoghi di dispiegamento permanente sta avvenendo in conformità con il programma pianificato, indipendentemente dall’isteria dell’Occidente sulla presunta invasione russa dell’Ucraina”, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri della Polonia Zbigniew Rau. Lavrov ha affermato che i colloqui diplomatici con l’Occidente “possono continuare”. E ha sottolineato che un risultato diplomatico è “raggiungibile”.
A Kiev il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha incontrato il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba, che si è detto fiducioso su una soluzione diplomatica della crisi, anche in vista della visita di domani del capo della Farnesina a Mosca, ringraziando Roma per il sostegno.
“Continuiamo a monitorare gli sviluppi con preoccupazione. La nostra ambasciata a Kiev resta aperta e pienamente operativa”, ha detto Di Maio. “Ho espresso al ministro Kuleba la forte vicinanza dell’Italia al governo e al popolo ucraino e il nostro fermo e costante sostegno all’integrità territoriale e alla piena soviranità dell’Ucraina”, ha proseguito Di Maio. “Esiste uno spazio per una soluzione diplomatica, che per esser tale deve essere condivisa in un quadro più ampio di sicurezza europea, per questo motivo ne parlerò giovedì a Mosca con Lavrov e nei prossimi giorni continueremo a consultarci con i nostri partner europei e atlantici”, ha aggiunto il numero uno della Farnesina.