Nella crisi tra Ucraina e Russia la vera partita si gioca sul gas

 Nord Stream 2, un nome e un gasdotto a pieno titolo fra i protagonisti della crisi Russoucraina.  Lapipeline sottomarina da 11 miliardi di dollari, di proprietà del gigante russo Gazprom, va dall’ovest della Siberia alla Germania, aggirando dunque l’Ucraina. Di seguito i punti chiave della questione geopolitoca ed energetica Nord Stream 2.

COS’È NORD STREAM 2 

Gasdotto sottomarino per il trasporto di gas naturale, lungo 1.230 chilometri, passa sotto il Mar Baltico e va dalla Russia alla costa baltica della Germania. Dovrebbe raddoppiare la capacità del Nord Stream 1 a 110 miliardi di metri cubi di gas all’anno, il tracciato del gasdotto aggira Ucraina e Polonia, che perdono il ricavato dalle tasse di transito. Kiev e Varsavia si oppongono al progetto non solo per un fattore economico, ma anche perché ritengono che aumenti la leva della Russia sull’Europa. Il gasdotto è già stato riempito di gas ma non sta ancora operando in attesa di approvazione da parte degli enti regolatori della Germania e della Commissione Ue.

PERCHÉ LA RUSSIA VUOLE NORD STREAM 2 

Il produttore di Stato russo Gazprom sostiene che con il nuovo gasdotto riuscirà a soddisfare il crescente bisogno dell’Europa di gas naturale e che questo sarà complementare ai gasdotti esistenti che passano attraverso Bielorussia e Ucraina. L’Europa importa la maggior parte del suo gas e dalla Russia ne riceve circa il 40%. Nord Stream 2 offrirebbe un’alternativa alle infrastrutture più vecchie dell’Ucraina, costi più bassi risparmiando sulle tasse di transito pagate a Ucraina e Polonia e consentirebbe di evitare ulteriori dispute e crisi fra Russia e Ucraina su prezzi e pagamenti.

PERCHÉ BIDEN È CONTRARIO? 

Gli Stati Uniti, l’Ucraina e alcuni membri europei della Nato come la Polonia si sono opposti al progetto anche durante l’amministrazione Trump: ritengono che dia a Mosca la possibilità di usare il gas come arma geopolitica e di fatto possa trasformare la Germania in un ‘prigioniero della Russia’. Biden ha accordato un’esenzione alle sanzioni contro l’operatore del gasdotto quando era stato quasi completato, in cambio di un accordo di Berlino per agire contro la Russia nel caso in cui avesse usato il gas come arma o avesse attaccato l’Ucraina. Gli Usa hanno comunque continuato ad avversare l’attivazione del Nord Stream 2.

Quanto alla Germania, Olaf Scholz, che a dicembre è diventato cancelliere, come ministro delle Finanze di Angela Merkel aveva appoggiato il progetto, insieme al suo partito, la Spd. Nel suo recente incontro con Biden, aveva evitato di fare riferimento esplicito al Nord Stream 2, ma aveva detto che in caso di aggressione la Russia avrebbe affrontato “conseguenze gravi” in termini di sanzioni. 

LA RUSSIA HA LE UNICHE LEVE DI COMANDO SUL GAS? 

Si tratta di una semplificazione eccessiva. È vero che l’Europa ha bisogno del gas russo, ma è anche vero che Gazprom ha bisogno del mercato europeo per le vendite che sostengono i bilanci del governo russo. Negli ultimi anni l’Unione europea è stata in grado di costringere Gazprom ad attenersi a molte delle sue regole anti-monopolio. Si tratta di un’interdipendenza ed è per questo che molti pensano che la Russia non taglierà il gas all’Europa anche se dovesse esserci un’escalation con l’Ucraina; e le stesse autorità russe hanno sottolineato che non hanno intenzione di farlo.

CRISI DEL GAS IN EUROPA, NORD STREAM 2 PUÒ AIUTARE? 

Non immediatamente e non in modo diretto. Dal momento che la gigantesca opera è stata completata nel settembre del 2021 ma non ha ancora ricevuto il via libera all’attivazione, il gasdotto non può aiutare nella gestione delle necessità di riscaldamento ed elettricità di quest’inverno, mentre il Vecchio continente affronta importanti carenze di gas. Gazprom potrebbe, se scegliesse di farlo, inviare più gas attraverso i gasdotti già attivi. L’attuale crisi energetica continua però ad aumentare i timori relativi alla Russia e al gas: il presidente russo Vladimir Putin in modo strumentale ha più volte insistito su come la carenza di gas evidenzi la necessità di una rapida approvazione del Nord Stream 2.

 

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