Papa: "Fermare questo massacro". Mosca avrebbe chiesto aiuto a Pechino

AGGIORNATO ALLE 23.30

23h22 Ucraina: Blinken, condanniamo attacco russo a Yavoriv, brutalità finisca

“Condanniamo l’attacco missilistico della Federazione Russa al Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza a Yavoriv, vicino al confine tra Ucraina e Polonia. La brutalità deve finire”. Così su Twitter il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

23h04 Ucraina: Di Maio, 34 italiani bloccati nelle città assediate

“Abbiamo già salvato 200 italiani che erano in difficoltà. Dei 400” rimasti, “solo 34 sono bloccati oggi in Ucraina nelle città assediate” e “vogliono andare via. Ci stiamo lavorando ogni giorno. L’Unità di crisi li sente ogni giorno”. L’obiettivo è “un’evacuazione in sicurezza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a ‘Non è l’arena’ su La7. 

22h54 Ucraina: media, pm russi mettono in guardia aziende occidentali, arresti e sequestri beni

I pubblici ministeri in Russia avvertono le società occidentali presenti nel Paese che potrebbero subire arresti e sequestri di beni. Ad essere avvertite, fra le altre, McDonald’s e IBM e Kfc (Yum Brnads). Le società vengono messe in guardia sul fatto che potrebbero essere sottoposte ad arresti e sequestri di beni se i manager criticano il Governo o se le aziende si ritirano dal Paese. A riferirlo il Wall Street Journal.

21h55 Ucraina: Penn, Zelensky mi ha ispirato, incarna spirito paese

“Sono rimasto scioccato dal livello di unità che questo paese è riuscito a mostrare, così come un’incredibile forza e coraggio. Nessuno più del presidente incarna queste cose. Ho visto una persona estremamente determinata, con moltissimo amore per il suo paese. Per me è stato un’ispirazione”. Lo ha detto il regista e attore Sean Penn, che si trovata in Ucraina per girare un documentario al momento dell’invasione della Russia, in collegamento con ‘Che tempo che fa’ su Rai3.

21h23 Ucraina: amb. Zazo, 400 italiani nel Paese, alcuni sono intrappolati

“All’inizio gli italiani in Ucraina erano circa 2mila, ora sono circa 400 e molti vogliono rimanere”, “ci sono persone rimaste intrappolate che hanno difficoltà a lasciare il Paese”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Ucraina, Pier Francesco Zazo, intervenendo in videocollegamento da leopoli a ‘Che tempo che fa’ su Rai3. “Facciamo del nostro meglio, è un grande problema”, ha proseguito.

19h52 Ucraina: Di Maio domani in Romania e Moldova

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si recherà domani in Romania e in Moldova, due tra i Paesi frontalieri dell’Ucraina che stanno accogliendo il maggior numero di rifugiati in fuga dalla guerra. In Romania, Di Maio incontrerà il presidente della Repubblica, Klaus Iohannis, il primo ministro Nicolae Ciuca e il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, cui ribadirà l’importanza che l’Italia annette a una risposta euro-atlantica unitaria all’aggressione russa e alla solidarietà europea in materia migratoria, fa sapere la Farnesina. La visita sarà anche un’occasione per confermare l’eccellente livello delle relazioni bilaterali, cui da parte italiana si attribuisce valore strategico, sia sul piano politico sia sul piano economico, essendo l’Italia il primo Paese investitore in Romania per numero di imprese e il secondo partner commerciale, prosegue la nota.

20h56 Ucraina: FT, Russia ha chiesto aiuto militare alla Cina

La Russia ha chiesto aiuto militare alla Cina. Lo ha riferito Financial Times. 

19h16 Ucraina: Mosca, negoziati domani in videoconferenza

I negoziati tra Mosca e Kiev si terranno domani, 14 marzo, in videoconferenza. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riporta l’agenzia Tass. 

18h59 Ucraina: ong, oltre 800 arrestati a manifestazioni pro-pace in Russia

Oltre 800 persone sono state arrestate oggi in Russia, nelle manifestazioni e dimostrazioni contro l’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha riferito Ovd-Info, parlando per l precisione di 817 arrestati.

17h50 – Irpin, il sindaco blocca l’accesso in città ai giornalisti

Dopo la morte del reporter Usa, Brent Renaud, il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushyn ha bloccato l’accesso alla città ai media per motivi di sicurezza. Lo scrivono i media locali.

17h48 – Russia: “Alla base di Yavoriv uccisi mercenari stranieri”

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver ucciso “mercenari stranieri e un lotto di armi straniere” alla base di Yavoriv, in Ucraina. Inoltre, ha riferito Tass, ha annunciato che “la distruzione dei mercenari stranieri arrivati sul territorio dell’Ucraina continuerà”.

17h04 Ucraina: persone sepolte da macerie in raid su scuola Mykolaiv

Delle persone sono rimaste sepolte sotto le macerie della scuola bombardata dalle forze russe a Mykolaiv, in Ucraina. Lo ha dichiarato il governatore dell’oblast di Mykolaiv, Vitaliy Kim, citato da Kyiv Indipendent. Non sono state sinora segnalate vittime del raid.

16h46 – Casa Bianca: “Verifiche su morte reporter, reagiremo di conseguenza”

La notizia dell’uccisione del giornalista statunitense Brent Renaud è “ovviamente scioccante e terrificante”, “mi consulterò con i colleghi e con gli ucraini per capire che cosa sia successo e poi di conseguenza per pesare ed attuare risposte adeguate”. Lo ha dichiarato il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, intervistato da ‘Face the Nation’ di Cbs News. “Ciò fa parte della sfacciata aggressione dei russi, che hanno preso di mira civili, ospedali, luoghi di culto e giornalisti. Gli Stati Uniti hanno lavorato duramente per far sì che la Russia ne risponda, imponendo le sanzioni di più ampia portata mai attuate e fornendo assistenza militare agli ucraini perché resistano all’avanzata russa. Ovviamente seguiremo questo ultimo sviluppo molto da vicino e risponderemo di conseguenza”, ha proseguito Sullivan.

15h37 – Media: “Ucciso a Irpin da fuoco russo giornalista del New York Times”

Il 51enne giornalista del New York Times, Brent Renaud, è morto oggi a Irpin in Ucraina. L’uomo sarebbe caduto sotto colpi di arma da fuoco sparati dall’esercito russo. Lo ha scritto su facebook Andriy Nebytov, capo della polizia della regione di Kiev. Lo riporta Ukrinform. “Gli occupanti stanno cinicamente uccidendo anche i giornalisti dei media internazionali che stanno cercando di mostrare la verità sulle atrocità delle truppe russe in Ucraina. Un corrispondente di 51 anni del New York Times è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco oggi a Irpin. Un altro giornalista è ferito”, le sue parole sul social media.

13h54 – Kiev: “Turchia e Israele possono mediare incontro Putin-Zelensky”

Le autorità ucraine mantengono i contatti con Israele e la Turchia in modo che agiscano da mediatori per l’organizzazione di eventuali negoziati tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Vladimir Zelensky. Lo ha detto alla tv Ucraina Mykhailo Podolyak consigliere del presidente ucraino. “Stiamo cercando un luogo dove sarebbe auspicabile tenere negoziati in termini di garanzie di sicurezza e, soprattutto, stiamo sviluppando un pacchetto di accordi che terrà conto delle posizioni dell’Ucraina”, le sue parole. “Non sono pronto a dire che sarà nel prossimo futuro, un giorno, due, tre, ci vorrà ancora un po’ di tempo. Ma cercheremo di farcela il prima possibile”, ha detto ancora Podolyak.

12h17 – Papa: “Mariupol città martire, barbarie uccisione di bambini e civili”

“Questa settimana la città che porta il nome di Maria, Mariupol, è diventata una città martire della guerra straziante che sta devastando l’Ucraina”. Così papa Francesco dopo l’Angelus definendo “barbarie l’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi”. ” Bisogna cessare l’inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città a cimiteri. Davanti alla barbarie dell’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano”, ha affermato il Pontefice 

12h14 – Kiev: “In base colpita vicino alla Polonia anche istruttori stranieri”

Nella base militare di Yavoriv vicina al confine con la Polonia attaccata dai russi ci sarebbero stati anche istruttori stranieri. Lo scrive su twitter Oleksii Reznikov, ministro della Difesa ucraino. “I russi hanno attaccato l’International Center for Peacekeeping&Security vicino a Leopoli dove lavorano anche istruttori stranieri – ha spiegato – è un attacco terroristico alla sicurezza ai confini dell’Europa. Serve fare qualcosa per fermare tutto questo. Chiudete il cielo!”, le sue parole.

11h52 – governatore Leopoli: “35 morti in attacco a Yavoriv”

E’ di 35 persone morte e 134 ferite il bilancio dell’attacco missilistico russo alla base aerea di Yavoriv. Lo ha riferito, come riporta Ukrinform, l’amministrazione militare regionale di Leopoli. “Alle 12 ora locale quasi tutti gli incendi sul sono stati spenti, tecnici di esplosivi e altri specialisti stanno ispezionando l’area, smantellando la maggior parte dei detriti – ha spiegato il governatore Maksym Kozytsky – purtroppo 35 persone sono morte a causa dei bombardamenti”.

09h44 Borrell: ‘no fly zone’ porterebbe alla terza guerra mondiale

“Stiamo facendo tutto il possibile dal punto di vista militare, facendo attenzione a non diffondere la guerra in altri paesi ed evitando uno scontro che potrebbe portare a un conflitto nucleare. Quando si chiede una no-fly zone, ciò implica di avere la capacità e la volontà di abbattere gli aerei russi che la violano. Sarebbe estendere il conflitto a una terza guerra mondiale ed è evidente che non vogliamo farlo. Ci muoviamo al limite di ciò che possiamo aiutare, senza entrare in una situazione di belligeranza e diventare parte del conflitto”. Lo dice l’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Ue, Josep Borrell, in un intervista con ‘El Periodico’. “Le sanzioni non hanno la capacità di fermare la guerra dall’oggi al domani, ma hanno la capacità di indebolire l’economia russa e costeranno caro alla Russia. Abbiamo ancora il problema delle importazioni di energia, ma le ridurremo il più rapidamente possibile”, aggiunge.

09h35 Governatore Leopoli: 9 morti in attacco a base militare

Sarebbe di 9 morti e 57 feriti il bilancio dell’attacco russo sulla base militare di Yavoriv nei pressi di Leopoli e non lontana dal confine con la Polonia. A renderlo noto le autorità locali, citate da alcuni media. Contro la base sarebbero stato lanciati 30 razzi. Kiev ha confermato che alla base di Yavoriv, ‘International Center for Peacekeeping&Security’ lavorano anche istruttori stranieri.

09h25 Kiev: in base colpita vicino a Polonia anche istruttori stranieri

Nella base militare di Yavoriv vicina al confine con la Polonia attaccata dai russi ci sarebbero stati anche istruttori stranieri. Lo scrive su twitter Oleksii Reznikov, ministro della Difesa ucraino. “I russi hanno attaccato l’International Center for Peacekeeping&Security vicino a Leopoli dove lavorano anche istruttori stranieri – ha spiegato – è un attacco terroristico alla sicurezza ai confini dell’Europa. Serve fare qualcosa per fermare tutto questo. Chiudete il cielo”, le sue parole.

09h18 Schegge di proiettili colpiscono treno passeggeri, morto macchinista

Un treno passeggeri è stato colpito da detriti di proiettili a Brusyn nella regione di Donetsk. Lo rende noto il Kiev Indipendent. Il convoglio era diretto a Lyman per un’evacuazione di civili. Uno dei macchinisti è stato ucciso mentre un secondo è rimasto ferito.

09h10 Mosca, distrutte 3.687 infrastrutture militari Kiev 

Dall’inizio del conflitto le forze armate russe hanno distrutto 3.687 infrastrutture militari dell’Ucraina. Lo ha annunciato il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov. Lo riporta la Tass.

09h07 Gazprom: forniture gas attraverso territorio Kiev procedono regolari

Gazprom continua a fornire regolarmente gas russo per l’Europa attraverso il territorio dell’Ucraina. Lo ha detto il rappresentante ufficiale della holding Sergey Kupriyanov. Lo riporta la Tass.

09h05 Stoltenberg: la Russia potrebbe usare armi chimiche

“E’ possibile che la Russia possa pianificare operazioni con l’utilizzo di armi chimiche e questo sarebbe un crimine di guerra”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al Welt am Sonntag.

09h01 Jerusalem Post: Russia aperta a idea negoziati a Gerusalemme

La Russia sarebbe “disposta” all’idea di condurre negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme, Lo dice il Jerusalem Post citando fonti diplomatiche dopo la telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett.

08h57 Trump: Putin non si fermerà, c’è rischio terza guerra mondiale

“Quanto sta accadendo potrebbe portare alla terza guerra mondiale. Vedo cosa sta succedendo, se pensate che Putin si fermerà, andrà sempre peggio. Non lo accetterà e non abbiamo nessuno con cui parlargli mentre con me avevate qualcuno che poteva farlo”. Lo ha detto l’ex presidente Usa, Donald Trump, nel corso di un comizio a Florence, nella Carolina del Sud. Lo riportano i media americani. “Nessuno è mai stato più duro di me con la Russia”, ha aggiunto.

08h54 Trump: con me Putin non avrebbe mai attaccato 

“Se io fossi stato alla Casa Bianca la Russia non avrebbe mai attaccato l’Ucraina”. Lo ha detto l’ex presidente Usa, Donald Trump, nel corso di un comizio a Florence, nella Carolina del Sud. Lo riportano i media americani.

08h54 Consigliere Zelensky: no a referendum e ‘pseudo repubbliche’

“Sono assolutamente inutili le iniziative nelle città occupate del sud dell’Ucraina, come Kherson, Kakhovka, Henichesk, volte a tenere “referendum”, sessioni fittizie di consigli locali, distribuzione di passaporti. Le truppe russe lasceranno l’Ucraina, i collaborazionisti saranno perseguiti”. A scriverlo su Twiter è il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, dopo la notizia che le forze russe che hanno occupato la zona vorrebbero organizzare un referendum per creare una nuova repubblica separatista a Kherson, analoga a quelle di Donetsk e Lugansk.

08h44 Zelensky: con Putin la Russia precipiterà in violenza e povertà

“A seguito dell’attacco alla nostra terra, all’Ucraina, la leadership russa sta effettivamente trasformando il suo Stato in un analogo dei cosiddetti ‘DPR’ e ‘LPR'”, ossia le le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, riconosciute da Mosca come stati indipendenti. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale alla nazione. La Russia si trasformerà “in una vasta area isolata dal resto del mondo dove regnerà la povertà, dove tutto sarà determinato solo dalla violenza e dove le persone fuggiranno come possono”.

07h25 Attacco russo contro base vicino a Leopoli e Polonia

Le forze russe hanno effettuato un attacco aereo su un poligono militare vicino a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, espandendo la propria offensiva più vicino al confine con la Polonia. L’esercito russo domenica mattina ha sparato otto razzi contro il poligono militare di Yaroviv, 30 chilometri a nord-ovest di Leopoli, ha affermato l’amministrazione regionale di Leopoli, senza fornire alcun dettaglio su possibili vittime. Il poligono militare di Yaroviv, noto anche come Centro internazionale di mantenimento della pace e sicurezza di Yaroviv, si trova a 35 chilometri dal confine dell’Ucraina con la Polonia.

07h20 Russi colpiscono vicino a Kyiv e bloccano convogli umanitari 

La Russia ha bombardato le città in tutta l’Ucraina, colpendo Mariupol nel sud, oltre alla periferia della capitale Kyiv. A Mariupol, che ha subito alcune delle peggiori incursioni dall’invasione russa, gli sforzi per portare cibo, acqua e medicine nella città portuale di 430.000 abitanti e per evacuare i civili, sono stati impediti da attacchi incessanti. Più di 1.500 persone sono morte a Mariupol durante l’assedio, secondo l’ufficio del sindaco, e il bombardamento ha persino interrotto i tentativi di seppellire i morti in fosse comuni. Nel frattempo, i colloqui volti a raggiungere un cessate il fuoco sono falliti e, mentre gli Stati Uniti hanno annunciato l’intenzione di fornire altri 200 milioni di dollari all’Ucraina per le armi, un alto diplomatico russo ha avvertito che Mosca potrebbe attaccare le spedizioni straniere di equipaggiamento militare.

00h00 Sostituito sindaco di Melitopol rapito

Un nuovo sindaco si è insediato nella città ucraina di Melitopol, che è sotto il controllo militare russo, dopo che il primo cittadino eletto, Ivan Fedorov, è stato arrestato venerdì da uomini armati, rapito e accusato di reati di terrorismo dall’ufficio del procuratore per la regione separatista di Luhansk, sostenuta dalla Russia. La sindaca che è appena entrata in carica è Galina Danilchenko ed è un’ex consigliera comunale. Lo fa sapere l’amministrazione regionale di Zaporozhye, stando a quanto riporta la Cnn. Danilchenko, che non è stata eletta dal popolo, è stata presentata come sindaca ad interim dalla tv locale, riferisce la nota. In una dichiarazione televisiva, pubblicata dall’amministrazione su Telegram, Danilchenko ha affermato che il suo “compito principale è prendere tutte le misure necessarie per riportare la città alla normalità”.

 

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