Trentesimo giorno di guerra in Ucraina. Articolo aggiornato alle 23.30 del 25 marzo 2022
“Il numero delle perdite russe ha superato quota 16mila”. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio pubblicato sui social. “Tra loro ci sono comandanti di alto rango, uno a capo di uno degli eserciti occupanti e uno leader della Marina del Nero”, ha aggiunto.
“Il Consiglio europeo ha preparato il vertice Ue-Cina che si terrà il 1° aprile 2022. Ha proceduto a uno scambio di opinioni sulle relazioni con la Cina nel nuovo contesto globale, in particolare sull’aggressione militare russa contro l’Ucraina”. E’ quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo.
Il capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, ha affermato che i membri permanenti delle Nazioni Unite, Turchia, Germania, Canada, Israele e Italia dovrebbero essere i garanti della sicurezza per l’Ucraina.
L’avanzata militare della Russia su Kiev si sarebbe fermata, con i russi che si sarebbero concentrati sul mantenere il controllo in altre regioni del paese, come il Donbas. Lo afferma un alto funzionario della Difesa degli Stati Uniti che ha voluto mantenere l’anonimato. Proprio oggi il colonello Sergei Rudskoi, vice capo dello stato maggiore russo, ha affermato che l’obiettivo principale della prima fase dell’operazione, ridurre la capacità di combattimento dell’Ucraina “è stato raggiunto”, cosa che ha permesso alle forze russe di concentrarsi “sull’obiettivo principale, la liberazione del Donbas”.
“Il Consiglio europeo invita la Commissione, in coordinamento con i partner internazionali, a dare priorità ai lavori in materia di sicurezza alimentare globale e di accessibilità economica, in particolare sostenendo la sicurezza alimentare e l’agricoltura in Ucraina e nei paesi terzi più vulnerabili ed esposti. Questo sarà l’obiettivo principale dell’iniziativa Farm (Food and Agricultural Resilience Mission). Questo lavoro multilaterale dovrebbe garantire il funzionamento efficiente dei mercati e incoraggiare la produzione locale per ridurre il rischio di insicurezza alimentare. L’integrità delle catene di approvvigionamento alimentare dovrebbe essere preservata”.E’ quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo.
“Ora non è il momento di andare a guardare veramente che cosa ho detto o non detto, come mi sono comportato. Quelli sono conti che ognuno fa con la sua coscienza, non li deve fare con la politica. La politica oggi deve parlare del presente e del domani. In questo momento l’unica cosa che può fare una politica che vuol bene al Paese e vuole la pace è stare uniti, seguire la posizione degli alleati e gli alleati, infatti, non hanno espresso nessun dubbio sulla tenuta della nostra posizione”. Così il premier, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles, rispondendo a una domanda su alcune posizione dei leader di Lega e M5S, Matteo Salvini e Giuseppe Conte.
“Inizieremo un’operazione umanitaria con Grecia e Turchia per evacuare tutti coloro che vogliono lasciare Mariupol”. Lo ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron. “Lo faremo nelle migliori condizioni possibili, questa città di 400mila abitanti ne ha ormai 150mila che vivono in condizioni catastrofiche – ha aggiunto – Ci sono state discussioni concrete con il sindaco di Mariupol, lo facciamo in trasparenza con le autorità ucraine e il presidente Zelensky. E poi negozieremo con la parte russa. Avrò un colloquio con Vladimir Putin entro 48 ore per ultimare i dettagli”.
“Voglio ringraziare dal profondo del mio cuore quei paesi dell’Ue confinanti con l’Ucraina che stanno accogliendo i rifugiati a braccia aperte per sostenerli. Abbiamo messo a disposizione importanti somme di denaro. Sto parlando dei 17 miliardi di euro. Questo denaro può essere utilizzato per l’istruzione, per l’alloggio o per l’assistenza sanitaria, ad esempio”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo.
“Gli importi sono importanti, ma dobbiamo anche sapere che la velocità conta davvero in questo momento e che i soldi sono necessari ora. E questo – ha spiegato – è il motivo per cui ci stiamo assicurando che 3,2 miliardi di euro di questo pacchetto più grande di 17 miliardi saranno erogati in anticipo. Per dare subito liquidità agli Stati membri che ospitano i profughi”.
Il modo migliore per dimostrare di volere la pace è cessare le ostilità e sedersi al tavolo. Se non si fa questo, vuol dire che si spera di guadagnare terreno. A un certo punto sicuramente verrà un tavolo di pace, ma speriamo che arrivi prima della distruzione totale dell’Ucraina”. Così il premier, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles rispondendo a una domanda sulla guerra in Ucraina voluta da Vladimir Putin. “Certo – ha aggiunto – che è auspicabile che ci si sieda al tavolo di pace prima che questo avvenga. Io spero che questo avvenga, gli sforzi fatti da Macron, da Scholz e poi anche da me di poter parlare che non hanno prodotto niente ma sono necessari comunque, perché il giorno in cui questa volontà cambierà noi saremo lì a iniziare questo processo di pace insieme agli altri alleati. Quindi, questo è il senso in cui ho detto che Putin non vuole la pace, perché ancora non c’è stata nessuna manifestazione di un cessate il fuoco. Anche nelle riunioni che ci sono state con gli ucraini il fuoco non è cessato, i bombardamenti sono continuati”.
“Abbiamo un impatto enorme con le sanzioni, sanzioni che vengono applicate ormai da oltre 40 paesi che rappresentano più della metà del Pil mondiale. Quindi questo è davvero sostanziale”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo.
“Quindi sistemi diversi ma con lo stesso obiettivo con le sanzioni. Abbiamo deciso ora di guardare davvero troppo in profondità nelle scappatoie. Scopriamo ora che ci sono tentativi di aggirarle da parte di alcuni e faremo di tutto all’interno dei rispettivi sistemi per chiudere le scappatoie e rendere impossibile l’elusione”.
“Ho parlato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dei risultati del vertice Nato. Abbiamo avuto uno scambio di valutazioni sugli attuali sforzi diplomatici. Abbiamo discusso della minaccia della crisi alimentare e dei modi per prevenirla. Sono grato alla Turchia per il suo sostegno”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter.
Così Papa Francesco nell’omelia pronunciata nel corso dell’atto di consacrazione di Ucraina e Russia al Cuore Immacolato di Maria, nella Basilica di San Pietro a Roma.
“In questi giorni notizie e immagini di morte continuano a entrare nelle nostre case, mentre le bombe distruggono le case di tanti nostri fratelli e sorelle ucraini inermi. L’efferata guerra, che si è abbattuta su tanti e fa soffrire tutti, provoca in ciascuno paura e sgomento”. Così Papa Francesco nell’omelia pronunciata nel corso dell’atto di consacrazione di Ucraina e Russia al Cuore Immacolato di Maria, nella Basilica di San Pietro a Roma.
“Il processo negoziale è molto difficile. La delegazione ucraina ha preso una posizione forte e non rinuncia alle sue richieste. Insistiamo, prima di tutto, su un cessate il fuoco, garanzie di sicurezza e integrità territoriale”. Lo dice il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, aggiornando sull’andamento dei negoziati. Kuleba smentisce poi che sia stato trovato un accordo su quattro punti, su un totale di sei, come detto dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. In particolare, “la lingua ucraina è e sarà l’unica lingua di stato in ucraina“, ha detto Kuleba.
Stiamo facendo una pianificazione di emergenza per la possibilità che la Russia scelga di colpire il territorio della Nato in quel contesto o in qualsiasi altro contesto. Il presidente è stato il più chiaro possibile sulla sua assoluta determinazione a rispondere in modo decisivo, insieme agli altri membri della nostra alleanza, se la Russia dovesse attaccare la Nato”. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan, nel corso del volo verso la Polonia sull’Air Force One. Ha risposto così quando gli è stato domandato se la Russia tenterà di bombardare i convogli che trasportano rifornimenti all’Ucraina via terra attraverso i paesi della Nato.
La “liberazione” del Donbass è l’obiettivo su cui si concentreranno le forze russe in Ucraina. A dirlo è il ministro della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe. Al momento – secondo la Russia – i separatisti controllano il 93% della regione di Lugansk e il 54% di quella di Donetsk.
Il bombardamento del teatro di Mariupol, in cui erano rifugiati centinaia di civili, è stato “un assoluto shock, in particolare visto che era chiaramente un obiettivo civile”, è stato un “evidente disprezzo per la vita di persone innocenti”. Lo ha detto il consigliere alla Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, parlando ai giornalisti a bordo dell’Air Force One.
Russia e Ucraina hanno avvicinato le loro posizioni su questioni secondarie nei negoziati di pace ma non su quelle centrali. Lo ha detto il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky. Lo riporta Interfax. “I negoziati sono andati avanti tutta la settimana in video conferenza e proseguiranno domani – spiega – su questioni secondarie le posizioni stanno convergendo ma sui principali nodi politici non ci sono progressi”.
La Russia comunica il primo dato sui soldati che hanno perso la vita nel conflitto in Ucraina: sono 1.351. Secondo la Nato sarebbero oltre 7 mila.
“Stanno cercando di cancellare un intero Paese millenario, il nostro popolo. Sto parlando della progressiva discriminazione di tutto ciò che è connesso alla Russia”, “di questa tendenza che si sta sviluppando in alcuni stati occidentali, con la piena connivenza e talvolta con l’incoraggiamento delle élite al potere. La famigerata cancel culture si è trasformata nell’abolizione della cultura””. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, secondo Ria Novosti, parlando di discriminazione contro tutto ciò che è connesso con la Russia e citando i compositori Pyotr Tchaikovsky, Dmitri Shostakovich, Sergei Rachmaninov, nonché scrittori e libri russi. L’ultima volta che una tale campagna per distruggere letteratura è avvenuta, ha detto Putin, è stato per mano dei nazisti in Germania circa 90 anni fa.
Dall’invasione russa del 24 febbraio, i rifugiati fuggiti dall’Ucraina sono stati 3.725.806. È il dato diffuso dall’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr) nell’aggiornamento sulla situazione in Ucraina. Delle persone fuggite a causa del conflitto, secondo i dati dei governi dei Paesi circostanti, 2,2milioni sono entrate in Polonia, oltre 572mila in Romania, 376mila in Moldova, 336mila in Ungheria, 271mila in Russia, 263mila in Slovacchia.
“Abbiamo informazioni crescenti su fosse comuni” a Mariupol. Lo ha dichiarato Matilda Bogner, responsabile della missione di monitoraggio sui diritti umani delle Nazioni unite in Ucraina, parlando ai giornalisti, secondo Al-Jazeera. Una di esse, ha aggiunto, conterrebbe circa 200 cadaveri. Bogner ha precisato che alcune prove derivano da immagini satellitari.
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che potrebbe avere degli incontri con il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nei prossimi giorni, nell’ottica di metter fine alla guerra in Ucraina. Lo ha riferito Sabah. “Potrei incontrare Putin nei prossimi giorni per valutare gli incontri che ci sono stati al vertice Nato, poi ho intenzione di dirgli: ‘Ora dovresti essere tu l’artefice del prossimo passo per la pace’, per risolvere il conflitto incoraggiando una via d’uscita dignitosa dalla situazione”, ha detto Erdogan.
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha dichiarato che la Russia sta affrontando “una vera guerra ibrida, una guerra totale” che “è stata dichiarata contro di noi” con l’obiettivo di “distruggere, spezzare, annientare, strangolare l’economia russa e la Russia nel suo insieme”. Lavrov ha affermato che la Russia non è isolata, nel contesto della guerra in Ucraina: “Abbiamo molti amici, alleati, partner nel mondo, un numero enorme di associazioni in cui la Russia sta lavorando con paesi di tutti i continenti e continueremo a farlo”. Ha aggiunto che la stragrande maggioranza degli Stati non aderirà alla politica delle sanzioni occidentali contro la Russia.
“La Russia non ha mai violato le convenzioni internazionali, consigliamo comunque di contattare il ministero della Difesa per i dettagli”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, respingendo l’accusa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Russia di aver usato bombe al fosforo. Lo ha riferito Ria Novosti.
Le forze armate russe hanno colpito il Policlinico della città ucraina di Kharkiv, in ucraina, uccidendo quattro civili e ferendone altri. Lo ha riferito la polizia regionale su Telegram, secondo Ukrinform. “Gli occupanti russi continuano a uccidere civili a Kharkiv. A seguito del bombardamento mattutino delle infrastrutture civili da parte di più lanciarazzi, 7 civili sono rimasti feriti, 4 dei quali sono morti”, si legge nel comunicato. L’esercito ha sparato sul policlinico nel quartiere Osnovyansky, dove si trova il centro degli aiuti umanitari e non ci sono strutture militari nelle vicinanze, ha aggiunto la polizia
“La sua presenza a Bruxelles questa settimana, per il vertice Nato il vertice del G7 e il nostro Consiglio europeo invia un messaggio potente al mondo: il partenariato transatlantico è più forte, più propositivo e più uniti che mai. E siamo determinati a stare in piedi contro la guerra brutale della Russia.Questa guerra sarà un fallimento strategico per Putin”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un punto stampa a Bruxelles.
“Gli Stati Uniti accolgono con favore la potente dichiarazione dell’Unione europea all’inizio di questo mese, impegnata a ridurre rapidamente la dipendenza dal gas russo. Oggi abbiamo concordato un piano di gioco congiunto verso questo obiettivo, accelerando al contempo i nostri progressi verso un futuro sicuro di energia pulita”. Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un punto stampa con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Bruxelles.
“Lavoreremo per garantire un ulteriori 15 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto Gnl quest’anno e intanto lavoriamo per interrompere il gas russo ben prima del 2030 per garantire un’ulteriore domanda del mercato dell’Ue per 50 miliardi di metri cubi entro il 2030”. Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un punto stampa con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Bruxelles
“La Cina si oppone fermamente alle accuse e ai sospetti infondati dei leader della Nato e chiede che l’Alleanza rifletta bene su se stessa e metta da parte la sua mentalità da Guerra fredda”. Lo ha detto un portavoce della missione cinese all’Unione europea, rispondendo a una domanda sul vertice straordinario della Nato, ha riferito Global Times. “Dobbiamo stare in allerta e dire no a una nuova Guerra fredda”, ha proseguito, “il tempo dimostrerà che la Cina è dalla parte giusta della storia. Che cosa ha fatto la Nato? Chiunque senza pregiudizi arriverebbe a una conclusione equa”.
Le autorità ucraine sperano di aprire oggi un corridoio sicuro per evacuare i civili con veicoli privati da Mariupol, dove migliaia di persone rimangono intrappolate nei rifugi sotterranei con poca acqua, cibo, medicine o elettricità. Lo ha dichiarato la vice prima ministra ucraina, Iryna Vereshchuk, secondo Bbc.
L’esercito russo ha distrutto uno dei maggiori depositi di carburante delle forze armate dell’Ucraina, situato nella regione di Kiev. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo Interfax. “La sera del 24 marzo, i missili da crociera Kalibr ad alta precisione hanno attaccato una base di carburante nell’insediamento di Kalinovka vicino a Kiev”, ha detto, “la più grande delle rimanenti basi di carburante delle forze armate ucraine, da cui veniva fornito carburante alle unità militari nella parte centrale del Paese, è stata distrutta”.
L’esercito russo ha distrutto uno dei maggiori depositi di carburante delle forze armate dell’Ucraina, situato nella regione di Kiev. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo Interfax. “La sera del 24 marzo, i missili da crociera Kalibr ad alta precisione hanno attaccato una base di carburante nell’insediamento di Kalinovka vicino a Kiev”, ha detto, “la più grande delle rimanenti basi di carburante delle forze armate ucraine, da cui veniva fornito carburante alle unità militari nella parte centrale del Paese, è stata distrutta”.
Circa la metà della popolazione di Kharkiv è fuggita dalla città, mentre il cibo e altri generi di prima necessità stanno diminuendo per chi è rimasto. “Tra coloro che sono restati ci sono persone che possono camminare da sole, ma molti che non riescono a farlo, come gli anziani”, ha detto Hanna Spitsyna, che ha distribuito il cibo in un’area residenziale, mentre si udivano suoni di esplosioni nei pressi. Kharkiv è assediata dalle forze russe dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, con bombardamenti implacabili che hanno costretto le persone a dormire nelle stazioni della metropolitana e negli scantina
Sono almeno 135 bambini uccisi in Ucraina nel conflitto legato all’invasione armata russa, mentre 184 sono quelli rimasti feriti. Lo ha fatto sapere il Parlamento di Kiev su Twitter.
Le forze russe hanno lanciato due missili contro un’unità militare ucraina alla periferia di Dnipro, la quarta città più grande del paese. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraino. Le esplosioni hanno distrutto edifici e provocato due incendi, si dice, mentre il numero delle vittime e dei feriti è ancora in via di definizione. Dnipro si trova a ovest, lungo il confine russo che dal 2014 è controllato dai separatisti sostenuti dalla Russia.
Le forze di difesa di Kiev continuano a respingere l’offensiva del nemico, a infliggere perdite e difendere i confini della città. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook, e lo riporta Ukrinform. Secondo le informazioni operative attuali, l’esercito ucraino continua a condurre un’operazione di difesa nelle direzioni orientale, sudorientale e nordorientale. La resistenza, dicono fonti ucraine, è stabile a Donetsk, Slobozhansky e parte delle aree di Tavriya. Ieri i soldati ucraini hanno respinto 9 attacchi nemici, distrutto 12 carri armati, circa 20 unità di equipaggiamento corazzato e automobilistico e 9 sistemi di artiglieria. Il nemico ha perso più di 200 militari. Le unità di difesa aerea hanno abbattuto 2 aerei e 2 UAV nemici.
L’Ucraina accusa Mosca di aver deportato con la forza centinaia di migliaia di civili in Russia dalle città ucraine devastate. Funzionari ucraini affermano che Mosca voglia usarli come “ostaggi” per fare pressione su Kiev affinché si arrenda. Fonti ucraine parlano di 402.000 persone, inclusi 84.000 bambini, già deportate. Mosca risponde che le persone stanno evacuando di loro spontanea volontà. Nel frattempo, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy ha esortato il suo paese a mantenere la sua difesa militare e a non fermarsi “nemmeno per un minuto”.
Il presidente Joe Biden dovrebbe annunciare oggi, durante un incontro con Ursula von der Leyen, l’aumento delle spedizioni statunitensi di gas naturale liquefatto in Europa. Successivamente, Biden volerà in Polonia per l’ultima tappa della sua trasferta di quattro giorni con la quale punta a ribadire l’unità tra gli alleati a sostegno dell’Ucraina. In Polonia, il presidente americano incontrerà le truppe statunitensi e riceverà un briefing sulla risposta umanitaria ai rifugiati in uscita dall’Ucraina.
La Russia vuole porre fine alla guerra in Ucraina entro il 9 maggio, celebrato come il giorno della vittoria sulla Germania nazista. Lo affermano fonti di intelligence dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, citata dai media.
“L’Unione europea ha finora adottato sanzioni significative che stanno avendo un impatto enorme su Russia e Bielorussia, e rimane pronta a colmare le scappatoie e mirare all’elusione effettiva e possibile, nonché ad agire rapidamente con sanzioni più solide ulteriormente coordinate contro Russia e Bielorussia per contrastare efficacemente le capacità russe di continuare l’aggressione. Il Consiglio europeo invita tutti i paesi ad allinearsi a tali sanzioni. Qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni o di aiutare la Russia con altri mezzi deve essere fermato”. E’ quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo. “Il Consiglio europeo riconosce tutti gli sforzi già compiuti per accogliere i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina e invita tutti gli Stati membri a intensificare i propri sforzi in un continuo spirito di unità e solidarietà e invita la Commissione a prendere tutte le iniziative necessarie per facilitare tali sforzi. Invita inoltre a completare urgentemente i lavori sulle recenti proposte della Commissione a sostegno degli Stati membri in modo da garantire che i finanziamenti dell’Ue a favore dei rifugiati e dei loro ospiti possano essere mobilitati rapidamente e invita la Commissione a lavorare su ulteriori proposte per rafforzare il sostegno dell’Ue a tale riguardo”. E’ quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo.
“La Nato non è mai stata così unita come lo è oggi. Putin sta ottenendo esattamente l’opposto di quello che intendeva avere come conseguenza dell’andare in Ucraina”. Così in un tweet il presidente Usa, Joe Biden.
“L’Unione Europea è al fianco dell’Ucraina e del suo popolo e il Consiglio Europeo riafferma la Dichiarazione di Versailles, riconoscendo le aspirazioni europee e la scelta europea dell’Ucraina, come affermato nell’Accordo di Associazione. Il Consiglio europeo ribadisce il suo invito alla Commissione a presentare il proprio parere conformemente alle pertinenti disposizioni dei Trattati. L’Unione europea continuerà a fornire sostegno politico, finanziario, materiale e umanitario coordinato”. E’ quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo.