L'ex premier aveva 67 anni. Colpito durante un discorso elettorale, arrestato dalla polizia l'attentatore: "Voleva ucciderlo perché insoddisfatto"
L’ex premier giapponese Shinzo Abe è morto dopo l’attacco a colpi d’arma da fuoco esplosi contro di lui a Nara durante un comizio elettorale. Lo riferisce la tv pubblica giapponese NHK.
L’ospedale giapponese in cui Shinzo Abe è stato portato a seguito dell’attentato di oggi contro di lui a Nara conferma che l’ex premier è morto. La notizia del decesso di Abe era stata precedentemente riportata dalla tv pubblica giapponese NHK. Contro Abe sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco pochi minuti dopo che aveva iniziato il suo discorso oggi a Nara, nell’ovest del Giappone. La polizia ha arrestato l’assalitore sul luogo dell’attacco.
I medici hanno provato a rianimare l’ex premier giapponese Schinzo Abe per quattro ore e mezza nel tentativo di salvargli la vita, come spiegato da uno dei dottori del ‘Nara Medical University’ in conferenza stampa. I medici hanno cercato di fermare l’emorragia e hanno effettuato una trasfusione, utilizzando più di 100 unità di sangue, ha detto ancora il medico. Il dottore ha poi confermato che Abe presentava due ferite, ritenute ferite da arma da fuoco, ma ha spiegato che i medici non sono riusciti a trovare i proiettili durante l’intervento chirurgico. L’ex leader giapponese Shinzo Abe non aveva segni vitali quando ha raggiunto l’ospedale. L’ex premier giapponese è morto per una grave emorragia.
Contro Abe sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco pochi minuti dopo che aveva iniziato il suo discorso oggi a Nara, nell’ovest del Giappone. È stato subito trasportato in ospedale per cure d’emergenza ma non respirava e il cuore si era fermato. È stato successivamente dichiarato morto in ospedale. Abe, 67 anni, è il leader giapponese ad aver prestato servizio più a lungo: fu in carica dal 2006 al 2007 e poi dal 2012 al 2020, anno in cui rassegnò le dimissioni per problemi di salute. La polizia ha arrestato l’assalitore sul luogo dell’attacco. Evacuato il quartiere dove si trova l’abitazione dell’uomo che ha ucciso l’ex premier giapponese Shinzo Abe, dopo il ritrovamento di esplosivi nell’appartamento. Gli agenti che hanno condotto la perquisizione, oltre ad armi fatte in casa, hanno ritrovato anche una serie di esplosivi. Lo riferisce la polizia di Nara in conferenza stampa, secondo quanto riporta la Cnn. Da qui la decisione di chiedere ai residenti di allontanarsi dalla zona fino a quando l’area non sarà dichiarata sicura. Il Giappone è in shock dopo l’attentato, visto che si tratta di un Paese noto come uno dei più sicuri al mondo.
L’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe è stato ferito a morte con diversi colpi d’arma a fuoco nel corso di un discorso elettorale nel Giappone occidentale. Portato di corsa in ospedale, non mostra segni vitali. L’emittente locale Nhk ha mandato in onda un filmato che mostrava Abe crollato per strada, con diverse guardie di sicurezza che correvano verso di lui. Abe si teneva il petto quando è crollato, con la maglietta imbrattata di sangue.
La polizia ha arrestato un uomo di 40 anni, ritenuto l’attentarore dell’ex premier Abe, ferito con colpi d’arma da fuoco durante un discorso elettorale nel Giappone occidentale, a Narashi. Lo riferiscono media locali che hanno diffuso anche le immagini dell’uomo mentre viene immobilizzato dalle forze di polizia.
Il 40enne arrestato con l’accusa di aver sparato all’ex premier giapponese Shinzo Abe, fino al 2005, era un ‘membro dell’autodifesa marittima’, della Japan Self-Defense Forces, la Jietai. Il 40enne Tetsuya Yamagami, secondo quanto riportano media locali, si sarebbe avvicinato ad Abe alle spalle, eludendo il servizio di sicurezza e avrebbe esploso diversi colpi di arma da fuoco, mentre l’ex premier nipponico pronunciava un discorso elettorale nel Giappone occidentale, nella città di Nara.Abe, di cui non si conoscono con esattezza le condizioni, è stato trasportato con urgenza in ospedale in arresto cardiopolmonare.
L’attentato all’ex premier nipponico Shinzo Abe è “atto imperdonabile”. Lo ha detto il primo ministro Fumio Kishida, nel corso di una conferenza stampa, come riportato dalla Cnn. Il Giappone sta “cercando di comprendere questa difficile situazione”, ha affermato Kishida, il quale ha assicurato che le autorità “adotteranno le misure appropriate per gestire la situazione”.Kishida si rivolge alla nazione in diretta da Tokyo mentre il Giappone fa i conti con un raro atto di violenza politica.
“Non per credo politico”, ma perché “insoddisfatto” dalle politiche di Shizo Abe: sarebbero queste le motivazioni che Tetsuya Yamagami, l’attentatore del dell’ex premier, che lotta tra la vita e la morte, avrebbe confessato alla polizia dopo il suo arresto, secondo quanto riporta la tv pubblica Nhk. Lo scopo di Yagamay era “di uccidere” Abe perché “provavo risentimento e insoddisfazione nei suoi confronti”.
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