L'ex Cancelliere dello Schacchiere dimessosi a giugno sarebbe il più giovane primo ministro da oltre 200 anni
Rishi Sunak è stato considerato l’erede naturale di Boris Johnson, fino a quando si è rivoltato contro lo stesso primo ministro che lo aveva messo a capo dell’economia britannica. L’ex Cancelliere dello Schacchiere, che si è dimesso a inizio luglio dopo aver messo in dubbio la competenza e l’etica di Johnson, è in corsa contro la ministra degli Esteri Liz Truss per sostituire BoJo come leader del partito conservatore e primo ministro. Se dovesse vincere, Sunak, con i suoi 42 anni, sarebbe il più giovane primo ministro da oltre 200 anni e il primo leader con origini dell’Asia meridionale. La strada per l’ex delfino di BoJo sembra però in salita, vista la feroce opposizione del premier dimissionario e dei suoi alleati, che lo considerano un voltagabbana.
Sunak è nato a Southampton, sulla costa meridionale dell’Inghilterra, nel 1980 da genitori indiani nati entrambi in Africa orientale. È cresciuto in una famiglia della classe media, con il padre medico di famiglia e la madre farmacista. I suoi genitori hanno risparmiato per pagargli un’istruzione privata e così Sunak ha potuto frequentare il Winchester College, uno dei più eleganti e costosi del Paese, dove è entrato in contatto con l’élite. Dopo il liceo, l’ex capo del Tesoro, ha studiato filosofia, politica ed economia all’Università di Oxford, la laurea preferita dai futuri primi ministri, e ha poi conseguito un master all’Università di Stanford. Ha lavorato per la banca d’investimento Goldman Sachs e come gestore di hedge fund e ha vissuto negli Stati Uniti, dove ha conosciuto sua moglie, Akshata Murty. La coppia ha due figlie. Tornato nel Regno Unito, Sunak è stato eletto in Parlamento per il seggio di Richmond, nello Yorkshire, nel 2015 e ha ricoperto diversi incarichi ministeriali minori prima di essere nominato Cancelliere dello Scacchiere da Johnson all’inizio del 2020, poco prima dell’arrivo della pandemia.
Nonostante sia un politico a favore delle tasse basse e idolatri l’ex premier Margaret Thatcher, Sunak ha erogato ingenti fondi pubblici per tenere a galla persone e aziende durante la pandemia. Il suo programma di licenziamento, che ha pagato gli stipendi di milioni di lavoratori quando sono stati temporaneamente licenziati, lo ha reso il membro più popolare del governo. Ma l’ex ministro si è trovato a dover fronteggiare diversi scandali. Nell’ambito del cosiddetto ‘partygate’ è stato multato dalla polizia insieme a Johnson e ad altre 80 persone per aver partecipato a una festa nell’ufficio del premier nel 2020, in violazione delle regole di isolamento del coronavirus. Inoltre è stato criticato per aver mantenuto la Green card statunitense per due anni dopo essere diventato ministro delle Finanze e si è trovato al centro delle polemiche per le sue ricchezze. La moglie è figlia del miliardario fondatore del gigante tecnologico indiano Infosys. Ad aprile è emerso che la donna non ha pagato le tasse nel Regno Unito sui suoi redditi all’estero. La situazione era legale, ma la notizia non è piaciuta ai britannici in un momento in cui il ministro stava aumentando le tasse ai cittadini.
Sunak si è presentato come il candidato delle decisioni mature e della correttezza fiscale, definendo sconsiderati i piani di riduzione delle tasse dei rivali e giurando di tenere sotto controllo l’inflazione. Ha citato spesso il suo idolo, Thatcher, ma è stato comunque dipinto dai rivali come un politico “di sinistra”, che spende e tassa, e si è dovuto scontrare con la feroce opposizione degli alleati di Johnson.
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